Sabato 27 Aprile 2024

Basket, Europeo U20: Italia-Serbia 70-65. Venerdì sfida alla Turchia

Le triple di Mussini e Flaccadori, unite all'ottima difesa azzurra negli ultimi dieci minuti di gioco, regalano all'Italia i quarti di finale contro la Turchia. Si gioca venerdì alle 13

Il selezionatore dell'Under 20 azzurra Pino Sacripanti (LaPresse)

Il selezionatore dell'Under 20 azzurra Pino Sacripanti (LaPresse)

Helsinki (Finlandia), 20 Luglio 2016 – Pur non brillando sul piano del gioco espresso, l'Italia Under 20 mostra grande carattere e porta a casa la seconda vittoria nell'Europeo di Helsinki, guadagnandosi l'accesso ai quarti di finale dove affronterà la Turchia nel match in programma venerdì alle 13.

Sotto di 10 lunghezze all'alba dell'ultimo quarto (53-43) – in quella che sembrava una delle più classiche partite in cui si insegue a lungo l'avversaria senza mai dare l'impressione di poterla raggiungere – l'Italia è riuscita a sfoderare una grande reazione e, grazie ad una difesa che ha chiuso gli spazi abbassato le percentuali offensive dei serbi e soprattutto alle triple degli scatenati Flaccadori e Mussini, ha ribaltato l'inerzia del match conquistando un successo di grande peso specifico in modo particolare dal punto di vista mentale. Alla Serbia resta il rammarico di non aver chiuso anzitempo una partita che sembrava decisamente indirizzata su altri binari.

Dopo una buona partenza propiziata dai canestri di Donzelli (13-8), l'Italia subisce il rientro della Serbia che con un 9-1 di parziale in chiusura del quarto mette il naso avanti. In apertura della seconda porzione di gioco i serbi provano ad assestare una nuova spallata piazzando un altro parziale – questa volta di 12-0 – in cui Vucetic ci mette un corposo contributo, con 7 punti in un amen, per far volare i suoi a +13 (29-16). L'Italia però non molla e pur restando aggrappata alle iniziative personali di Moretti e Flaccadori - e non ad una trama di gioco corale - riesce a rientrare sino al – 3 (31-28). Ci pensa Dokovic con una preziosa tripla sul finire del tempo a far respirare la Serbia che va così negli spogliatoi avanti 36 a 30: tanto eloquente quanto insufficiente il 36% al tiro nel pitturato degli azzurri all'intervallo lungo.

Al rientro dagli spogliatoi il copione sembra più o meno quello dei quarti precedenti, con la Serbia che, anche senza strafare e dilagare, fa valere il suo maggiore atletismo e la sua stazza fisica riuscendo ad allungare leggermente il divario con Dokovic, Peno e Marinkovic che siglano il +10 al suono della terza sirena (53-43). Quando tutto sembra perduto arriva la reazione dell'Italia che rientra sul parquet per l'ultimo quarto con un piglio totalmente opposto e decisamente più grintoso: la difesa diventa un muro che, insieme alle triple dei ritrovati Mussini e Flaccadori, ispira il break di 15-2 (i serbi segneranno soltanto 3 punti nei primi 5 minuti della porzione) il quale ribalta completamente il risultato (58-55); +3 che diventa addirittura +6 sull'ennesima tripla dell'esterno in forza all'Aquila Trento che sigla il 64 a 58. Il colpo è di quelli da KO per la Serbia che, nonostante le difficoltà nella circolazione di palla e al tiro, trova le ultime forze per rientrare a -1 (66-65) a 27” dal termine delle ostilità. I quattro liberi finali segnati da un glaciale Flaccadori evitano però agli azzurri la beffa e hanno il dolce sapore dei quarti di finale.