Mercoledì 24 Aprile 2024

Balzaretti, la carriera è a rischio: "Non riesco a correre, non so se il dolore passerà"

Il difensore della Roma combatte da dieci mesi con una fastidiosa pubalgia. Inutili gli interventi chirurgici, servono altri mesi di terapia: "Ce la metterò tutta per tornare, ma ogni volta che calcio torna l'infiammazione"

Federico Balzaretti (Ansa)

Federico Balzaretti (Ansa)

Roma, 2 settembre 2014  - Il calvario di Federico Balzaretti non è ancora finito e il futuro non promette nulla di buono. Fermo da quasi un anno per la pubalgia, il difensore giallorosso non sa ancora se e quando potrà tornare a giocare: "Non riesco ancora a correre e dovrò fare altra terapia. Mi sento ancora un giocatore e proverò a uscire da questa situazione, ma c'è la possibilità che questo dolore mi fermerà per sempre. Il problema è nato una decina mesi fa, ho sentito un dolore al pube dopo la gara con il Torino - racconta - Pensavo fosse un problema passeggero, tanto da giocare contro il Sassuolo. Al termine di quel match mi sono dovuto fermare e abbiamo quindi riscontrato il problema alla sinfisi pubica".

Una sitazione frustrante ma il giocatore non è intenzionato a mollare: "Abbiamo provato a fare un'operazione negli Usa che non ha dato grandi risultati. Abbiamo poi fatto vari tentativi in Germania. Questo problema purtroppo non mi permette di fare le cose minime sul campo: ogni volta che calcio esce fuori l'infiammazione".

Balzaretti però non vuole arrendersi: "Farò il massimo per tornare a giocare e questo mi fa sentire vivo e ancora parte di questo gruppo. La Roma è una famiglia che mi sta supportando a 360 gradi. Mi dispiace per i miei compagni, mi sento in colpa e mi piacerebbe poter gioire con loro e soffrire con loro. Questo coinvolgimento da parte di club, mister e compagni mi dà la forza per andare avanti e superare le difficoltà che ho".  Il terzino non esclude anche di potersi ridurre lo stipendio in attesa di poter tornare in campo. "Ho parlato con Pallotta - conclude - il club è libero di fare quello che vuole. Non è questo il nodo della questione".