Venerdì 26 Aprile 2024

Italia qualificata agli Europei: Arzebaigian battuta 3-1

Missione compiuta per gli azzurri che festeggiano la qualificazione in Francia con un turno d'anticipo: a Baku sblocca Eder, pareggia Nazarov. El Shaarawy e Darmian fanno partire la festa. Traversa di Giovinco

L'abbraccio tra i giocatori azzurri (Ansa)

L'abbraccio tra i giocatori azzurri (Ansa)

Baku, 10 ottobre 2015 - La valigia è chiusa, pronta per essere imbarcata. Parigi aspetta l'Italia e non poteva essere altrimenti. Missione compiuta per la nazionale di Antonio Conte che si mette in tasca il pass per i prossimi Europei con un turno di anticipo, trasformando quella con la Norvegia, martedì sera all'Olimpico, una passerella dolcissima, anche se in palio ci sarà il primato del girone H e c'è da tenere d'occhio la differenza reti in ottica sorteggio. Intanto, il 3-1 di Baku contro l'Arzebaigian, maturato con i gol di Eder, El Shaarawy e Darmian (al primo centro in azzurro), basta per mettere in ghiaccio la qualificazione ed evidenziare le qualità di un'Italia operaia che non sarà la più bella della storia ma riesce a essere efficace mettendo in campo dedizione, sacrificio e capacità di soffrire: virtù che incarnano le caratteristiche del suo ct. Serviva una vittoria e vittoria è stata, con lampi di bel gioco, un Verratti finalmente incisivo e la conferma della buona intesa tra Pellè ed Eder

Evidenti le differenze tecniche tra le due squadre, con la bilancia del tasso tecnico fortemente pendente dalla parte azzurra. Eppure, come già successo contro Malta e Bulgaria, l'Italia ci mette un po' a punire gli avversari, tutti difesa e contropiede, ma in possesso di un dinamismo capace di creare qualche grattacapo a Buffon. Schierata con il 4-4-2, l'Italia parte forte e trova il vantaggio già dopo 11'. A realizzarlo è Eder che conferma l'ottimo momento di forma trasformando in oro la lunga verticalizzazione di Verratti, regista di centrocampo al posto di Pirlo, con Parolo al suo fianco. Freddo ed elegante il tocco dall'altezza del dischetto dell'attaccante sampdoriano, al secondo gol in azzurro dopo quello decisivo alla Bulgaria. L'oriundo voluto da Conte si trova a meraviglia con Pellè, a un passo dal raddoppio che avrebbe di fatto chiuso la gara dopo un quarto d'ora. 

Sembra tutto facile, e invece gli azzurri staccano improvvisamente la spina. La nazionale di Prosinecki, fin qui imbattuto da quando è diventato ct, riesce così a mettere la testa fuori dal guscio trovando addirittura il pareggio, alla mezz'ora, su gentile regalo della difesa italiana. Chiellini svirgola malamente su un lancio lungo, Bonucci è poco reattivo, così la palla arriva sui piedi di Nazarov che dal limite sorprende Buffon

Il gol subìto riaccende la verve degli uomini di Conte che rimettono la freccia prima dell'intervallo con una bella azione in verticale partita dai piedi di Eder e confezionata dai due esterni di centrocampo: facile per El Shaarawy mettere dentro a porta vuota l'assist di Candreva, partito sul filo del fuorigioco. L'attaccante del Monaco ritrova così il gol in nazionale dopo tre anni. L'aveva sfiorato due volte già sull'1-1. 

Nella ripresa l'Italia gestisce saggiamente la partita e riduce al minimo le sbavature. Restano tantissime, invece, quelle dell'Arzebaigian, che mostra tutti i suoi limiti spiegando (se ce ne fosse bisogno) le quasi 100 posizioni di differenza nel ranking Fifa (17esimi gli azzurri, posizione numero 105 gli azeri). La partita va presto in archivio: Eder sfiora la doppietta personale su un'altra lunga verticalizzazione, questa volta di Bonucci, ma Sadiqov salva miracolosamente sulla linea dopo che il sampdoriano aveva scavalcato Agayev con un delizioso tocco sotto. Il tris lo trova un attimo dopo Darmian con un destro da fuori su una palla persa malamente in uscita dalla difesa di casa e recuperata proprio dall'esterno dello United, ormai padrone della fascia destra, con De Sciglio dirottato a sinistra. 

L'urlo liberatorio di Conte sancisce una qualificazione attesa quanto meritata. Gli ingressi di Florenzi e Giovinco per El Shaarawy ed Eder non cambiano lo stato delle cose. Lanciato a rete, l'ex juventino procura l'espulsione di Huseynov nel finale e centra la traversa su punizione sulla punizione successiva. Si rivede anche Montolivo: la festa è completa. Da capire adesso in quale fascia saranno inseriti gli azzurri al sorteggio europeo: tra prima e seconda potrebbe cambiare parecchio.