Lucca, 18 aprile 2015 - E' "prematuro" parlare di fiducia del governo sulla legge elettorale ma bisogna sapere che l'Italicum è "fondamentale" per l'agenda dell'esecutivo e del Paese. Lo ha detto il ministro per le Riforme Maria Elena Boschi, parlando con i giornalisti a Lucca. "E' prematuro - ha detto - parlare di fiducia adesso, dobbiamo ancora terminare il percorso in commissione e poi affrontare il percorso dell'aula. La fiducia è sempre l'extrema ratio, l'ultima soluzione possibile per il governo: prima si cerca di evitarla se possibile anche perché quando il governo decide di porre la fiducia sa che vincola la sua sua vita a quel voto quindi è un atto di responsabilità importante. Sappiamo però anche - ha aggiunto - che la fiducia viene usata nei provvedimenti che sono centrali per l'agenda del governo e del Paese, sicuramente l'Italicum lo è perchè è fondamentale dare una nuova legge elettorale al Paese. Vedremo nelle prossime settimane".
IL SENATO NON ELETTIVO - Rispondendo a proposito di una eventuale "trattativa" con la minoranza del Pd per tornare a un Senato elettivo, il ministro spiega che l'Assemblea non elettivo "è uno dei punti chiave della riforma, anche perché a questo sono collegate le funzioni del Senato e gli organi di garanzia, quindi è difficile poi non rimettere in discussione tutta la riforma". E aggiunge: "Abbiamo detto però che nelle prossime settimane in commissione al Senato riapprofondiremo il merito", ha aggiunto.
MODIFICHE, MA... - Sulle riforme costituzioni sono possibili "modifiche" ma non si può "ricominciare da capo". Maria Elena Boschi ha ricordato: "Il presidente del Consiglio, che è anche il segretario del nostro partito è stato molto chiaro quando abbiamo fatto l'assemblea di gruppo. Noi abbiamo detto che sulle riforme costituzionali, quando le affronteremo nuovamente al Senato, nelle prossime settimane, faremo degli approfondimenti nel merito e se ci saranno delle modifiche possibili, sempre d'accordo con tutti gli altri alleati di governo che sostengono queste riforme, vedremo se ci sono delle modifiche da fare. Quello che non è possibile ovviamente è ricominciare da capo: non si possono mettere in discussione i capisaldi della riforma perché significherebbe ricominciare da capo un lavoro che stiamo portando avanti in Parlamento molto seriamente da oltre un anno".