Mercoledì 24 Aprile 2024

Il punto debole del pc

UNO DEI SEGRETI per vivere sereni è fidarsi di tutto e occuparsi della disillusione quando verrà (ma non verrà). Il mondo è così pieno di insidie che cercare di parare i colpi può diventare un lavoro a tempo pieno. I punti della patente, il colesterolo, i falsi amici, le tasse, i portinai spioni, i film brutti, gli accenti sbagliati. La realtà provoca di continuo e come sanno i bambini meno le si dà retta e più probabilità si hanno di diventare grandi. Tuttavia anche dopo anni di allenamento all’imperturbabilità e alla fiducia, sono pochi i fuoriclasse che riescono a convivere con il peso psicologico dell’insidia più piccola, subdola e sleale di tutte: i virus. L’immunologo Hans Zinserr, cui spetta il merito di avere isolato una certa varietà di tifo, ci aveva visto giusto: per quanto la vita civile possa diventare sicura e ben regolata, batteri, protozoi, virus, pulci infette, pidocchi, zecche, zanzare e cimici saranno sempre in agguato nell’ombra pronti a balzare quando caliamo le nostre difese. Essendo morto nel 1940, lo scienziato non fece in tempo a conoscere il computer e la verità metaforica del suo avvertimento. Noi abbiamo questo tragico privilegio.  

SAPPIAMO che da un’influenza si esce con le ossa rotte ma vivi, che persino da Ebola si può guarire. Di fronte alla vulnerabilità del nostro pc però siamo costretti ad arrenderci. Perché ormai è diventata l’unica vera cassaforte di tesori e segreti. E perché per i più resta una macchina misteriosa, dalle prestazioni strabilianti ma non interpretabili e soprattutto non governabili. L’idea che si possa ammalare ci fa ammalare. L’idea che un pirata del cavolo inietti nei suoi circuiti un morbo paralizzante è più di quanto possiamo sopportare. Il riscatto poi. Una trovata geniale tarata proprio sulle nostre paure. Certo che siamo pronti a pagare per riavere l’accesso alle foto delle nozze e dei battesimi, per potere rileggere una lettera, addirittura una fattura con sopra il nostro nome. La polizia dice di non cedere ma qui – rivelando di essere il bersaglio ideale – è giusto ammettere che invece cederemo. E nel frattempo vivremo nell’angoscia dello sciocco che ha sempre sottostimato i piccoli avversari: un leone si vede, il maledetto Cryptolocker no.