Giovedì 9 Maggio 2024

Grillo cade alla manifestazione M5s: gag sulle buche a Roma

Chiama in causa la Raggi. "Chi deve sistemarle?". Poi l'arringa: "Se vince il No al Referendum chiederemo le elezioni. I Mercati non hanno paura"

Roma, Grillo alla manifestazione per il No al referendum (Dire)

Roma, Grillo alla manifestazione per il No al referendum (Dire)

Roma 27 novembre 2016 - "E' un voto di pancia: fidatevi della pancia e non della testa". Dal palco di Roma, Beppe Grillo fa appello a tutto il sentimento anti-casta in vista del referendum costituzionale del 4 dicembre. "Ci giochiamo tutto, sbattiamogli in faccia lo scettro del No", urla alla 'Camminata per la Costituzione', targata M5s, che si è svolta oggi nella Capitale. Ma solo dopo essersi reso protagonista di un simpatico siparietto. Durante la manifestazione, all'altezza di via Ostiense, il leader pentastellato inciampa su un tratto di strada evidentemente dissestato e cade a terra. "Chi è stato? C'è qualche infiltrato? Ste c...di buche! Le vogliamo mettere a posto? Chi è che le deve mettere a posto?", brontola tirando indirettamente in ballo proprio la sindaca M5s Virginia Raggi. Interpellata dai cronisti durante la manifestazione, lei risponde: "Ci sono gli appalti che abbiamo avviato e i tempi necessari. Bisognerebbe capire perché" sulle strade "non sono intervenuti prima".

Tornando all'appello per il No, il leader pentastellato si rivolge virtualmente anche agli indecisi: a chi teme delle ripercussioni di una crisi politica. "Mercati e opinione pubblica non si spaventino: se M5s va al potere non succede nulla", assicura. Sì perché il Movimento, ribadisce, "si presenterà al Colle per chiedere le elezioni anticipate". 

Di voto prima dell'estate aveva parlato lo stesso vice segretario Pd Guerini. Ma oggi Alfano frena. "Comunque vada, non ci dovrebbero essere conseguenze sul Governo perché il referendum è importante ma non il tutto per il governo", dice il ministro dell'Interno. Il collega dem Dario Franceschini concorda: Matteo Renzi dovrebbe comunque restare, il voto politico è già fissato per il 2018, ricorda, e fino ad allora bisogna tenere il Paese al riparo "dall'instabilità".