Mercoledì 24 Aprile 2024

M5S, eurodeputato Affronte passa ai Verdi. Via anzhe Zanni

Fonti del gruppo ecologista: "Altri pronti a lasciare". Giallo su Daniela Aiuto: i Verdi approvano l'ingresso, ma lei ci ripensa. Grillo: "Chi va via paga 250mila euro"

Marco Affronte (Ansa)

Marco Affronte (Ansa)

Roma, 11 gennaio 2017 - Il Movimento 5 Stelle perde pezzi nell'Europarlamento. Dopo il pasticcio dei grillini, con il fallito tentativo di entrare nel gruppo liberale Alde e la successiva decisione di restare nella formazione euroscettica Efdd, l'eurodeputato penstastellato Marco Affronte ha deciso di entrare da oggi a titolo personale nel gruppo dei Verdi. Diventando così il primo europarlamentare eletto col M5S a lasciare la delegazione grillina a Bruxelles. Ma potrebbero non essere l'unico caso: fonti della formazione ecologista hanno fatto sapere di essere in contatto con altri grillini, che sarebbero pronti a lasciare il gruppo euroscettico guidato da Nigel Farage. Anche l'eurodeputato eletto con il M5S Marco Zanni abbandona il gruppo Efdd ma, in questo caso, aderisce allo Enf (Europa delle Nazioni e della Libertà), la formazione eurofobica che vede al proprio interno la Lega Nord di Matteo Salvini, il Front National di Marine Le Pen e il Pvv di Geert Wilders.

AFFRONTE: "DECISIONE SOFFERTA" - L'eurodeputato lascia così il Movimento per entrare nel gruppo 'Verdi – Alleanza Libera Europea', come da lui stesso annunciato su Facebook, che conterà così da oggi su 51 parlamentari da 18 Paesi diversi. "Una decisione molto sofferta che mi ha fatto stare molto male" ha spiegato Affronte. "I dubbi ci sono - ha ammesso - però non c'erano più le condizioni per rimanere in quel gruppo. Poi ho la necessità di portare avanti delle battaglie e dei lavori, e il gruppo dei Verdi mi è sembrato il più indicato per il ruolo che sto svolgendo nel Parlamento europeo". Altri lasceranno M5S? "Non lo so, non ho idea di cosa faranno gli altri - ha risposto - so che c'è del malcontento. Ho pensato a me, ho cercato di fare la scelta giusta. La cosa che più mi fa male - ha concluso - è lasciare i miei colleghi che sono delle persone straordinarie". Affronte resterà comunque membro titolare delle Commissioni Pesca e Ambiente, mantenendo quindi il ruolo che aveva nelle due commissioni e, entrando come indipendente, manterrà l'indipendenza di voto. Sulla sua bacheca Facebook compare già come copertina l'immagine con il simbolo del nuovo gruppo. Tanti i commenti a corredo del post in cui ha annunciato l'addio al Movimento, tra elettori dispiaciuti, sostegni e inviti a dimettersi.

IL GIALLO SULLA DEPUTATA AIUTO - Il Gruppo dei Verdi ha approvato praticamente all'unanimità (solo un voto contrario e due astenuti) anche la richiesta di ingresso presentata dall'eurodeputata pentastellata Daniela Aiuto. Che dopo la votazione ha però annunciato l'intenzione di restare nel gruppo Efdd composto dall'Ukip e dal M5S. "Io sto bene qui. Si sta facendo molta confusione", ha detto la parlamentare uscendo dal suo ufficio nella sede del Parlamento europeo a Bruxelles.

LA PENALE DA 250MIILA EURO - Ora Affronte e Zanni rischiano di dover pagare una penale di 250mila euro. Il codice di comportamento del M5S prevede infatti la salata sanzione "sia in caso di condanna penale sia nell'ipotesi in cui venisse ritenuto gravemente inadempiente al rispetto del codice di comportamento". La somma, si legge ancora, verrà data in beneficenza. E poiché il Codice stabilisce che "i deputati del M5S al Parlamento europeo non dovranno associarsi ad altri gruppi politici, se non per votazioni su punti condivisi", c'è il rischio che Affronte venga giudicato gravemente inadempiente. Ma l'eurodeputato allontana l'ipotesi: quel "pezzo di carta non ha nessun valore legale", dice. "Quando siamo arrivati qui abbiamo firmato un foglio, non riesco a chiamarlo diversamente - racconta - in cui tra le altre cose c'era questa penale. Da quello che so non ha nessun valore legale, ha un valore meno di carta straccia. E non credo nemmeno - sostiene - che arriveranno al punto vergognoso di chiedere una cosa del genere".

INTERVIENE GRILLO: "PAGHI" - Ipotesi sbagliata, a quanto pare, quella di Affronte, perché Grillo non ha dubbi: "Affronte ha deciso di lasciare il M5S e passare ai Verdi. Gravi inadempienze al rispetto del codice di comportamento prevedono la richiesta di pagamento della sanzione di 250.000 euro prevista. Affronte dovrebbe dimettersi immediatamente e lasciare spazio a un eletto del M5S. Se questo non avverrà, con i soldi della sanzione di Affronte, che gli sarà notificata non appena saranno svolte le procedure burocratiche, aiuteremo i terremotati delle Marche e dell'Umbria", scrive il leader M5S sul suo blog.

I VERDI APRONO LE PORTE - Ieri Nigel Farage ha riabbracciato il 'figliol prodigo' Beppe Grillo. L'Ukip non ha chiuso le porte al Movimento 5 Stelle (pare, però a precise condizioni): dopo lo schiaffo subito da parte di Alde con il leader Guy Verhofstadt che ha respinto un accordo che sembrava fatto, i pentastellati hanno ripreso quindi la loro collocazione 'euroscettica' nel gruppo Efdd al Parlamento Europeo. Ma sarebbero diversi i malumori in casa Cinquestelle a seguito del dietrofront di Grillo e Casaleggio che ha portato all'addio di Affronte. Non è un caso che ieri su Twitter si sia pronunciato lo stesso Reinhard Bütikofer, co-presidente del Gruppo Verde/Alleanza libera europea, aprendo di fatto la porta ai singoli europarlamentari Cinquestelle. "L'accusa 'I Verdi non ci vogliono' mossa da parte di alcuni deputati M5S non è corretta - ha replicato il membro dei Verdi pubblicando un'immagine con il nome della Cinquestelle Laura Ferrara -. Gli eurodeputati Verdi tedeschi, ad esempio, sono disposti a discutere con ogni eurodeputato che voglia unirsi al nostro gruppo in tutta onestà. C'è rispetto per parecchi deputati del M5S, ma per non Grillo e la sua politica. Ok?".