Giovedì 25 Aprile 2024

Le condizioni di Farage a Grillo. Quanto 'costa' il perdono dell'Efdd

Il leader Ukip ha monopolizzato la discussione a Bruxelles

Beppe Grillo e Nigel Farage (Ansa)

Beppe Grillo e Nigel Farage (Ansa)

Bruxelles, 10 gennaio 2017 - Il Movimento 5 Stelle può restare nel gruppo Efdd al Parlamento europeo, quello dei cosiddetti euroscettici. Nigel Farage, leader dell'Ukip britannico e vincitore della partita Brexit, riabbraccia quindi Beppe Grillo, dopo la tentata svolta europeista dei 5 stelle culminata nel fallito accordo con Alde. Ma quel "continueremo a lavorare insieme" avrebbe un prezzo. O meglio, delle condizioni. Farage, in via ufficiale, ha parlato di "qualche piccolo cambiamento amministrativo". Qualora i 5 stelle rimanessero fuori dai gruppi all'europarlamento, perderebbero, oltre che i soldi, anche la possibilità di incidere nei lavori dell'aula. 

LE CONDIZIONI -  Efdd si è riunito oggi a Bruxelles, per la prima volta dopo il tentativo abortito del M5s di lasciare il gruppo stesso per confluire nell'Alleanza liberal-democratica. Farage ha praticamente monopolizzato la discussione, mostrandosi disposto a tenere nel gruppo i 17 grillini, nonostante lo strappo di ieri, ma ponendo alcune condizioni. 

In particolare, a quanto si apprende,  Farage, che aveva parlato in precedenza con Grillo, ha detto che la delegazione del M5s perderà la vicepresidenza dell'Efdd (di cui oggi è titolare David Borrelli, che è stato il negoziatore principale dell'avvicinamento all'Alde). E la conferma arriva in serata dallo stesso Grillo. Altra vittima è Fabio Massimo Castaldo che "non sarà più il candidato Efdd per la vicepresidenza del Parlamento europeo", ha twittato lo stesso gruppo. Castaldo era in lizza da due anni e mezzo.  Inoltre, l'Ukip (il partito indipendentista britannico di Farage) vuole riprendere il controllo dell'attività degli eurodeputati dell'Efdd in alcune Commissioni europarlamentari, togliendo il ruolo di coordinatori del gruppo ai grillini. Questa è probabilmente la condizione più dura da accettare per il M5s, che aveva finora approfittato del sostanziale disinteresse degli eurodeputati dell'Ukip per le normali attività eruoparlamentari, al di fuori di quelle più importanti per affermare la propria posizione antieuropea.  Tra gli eurodeputati del M5s, in particolare, si teme la perdita del coordinamento delle attività del gruppo nelle commissioni europarlamentari Envi (Ambiente) e Libe (la Commissione sulle libertà pubbliche, che si occupa in particolare di diritti civili, giustizia e immigrazione). Si tratta delle commissioni in cui le posizioni politiche del M5s divergono di più da quelle degli euroscettici britannici.   Farage, sempre a quanto si apprende, ha anche denunciato, senza farne i nomi, il comportamento, definito particolarmente scorretto, di due membri della delegazione del M5s durante tutta la vicenda del mancato accordo con l'Alde. Bisogna capire se Grillo accetterà ora le condizioni del leader dell'Ukip. Proprio in questi minuti gli eurodeputati 5 stelle si stanno consultando in videoconferenza con il leader del Movimento. Farage ha anche sottolineato l'importanza della "campagna per il referendum sull'euro in Italia" portata avanti da Grillo.