Parigi, 30 settembre 2016 - Paillettes, pois bianchi e neri, ruches all'infinito sui top che sono da alta couture o sui pantaloni di pelle da elegantissima byker. Tocco di chic e di charme che fanno individuare da subito il tocco di Fausto Puglisi direttore creativo di Ungaro da 3 anni e sempre fedelissimo nel rinnovare e rilanciare i grandi imput creativi e di gioia dell'archivio della maison.
"Stavolta mi sono ispirato a una principessa ribelle come Stephanie di Monaco" dopo aver salutato Mr Asim Abdullah, il magnate americano-pakistano che ha acquistato il brand alcuni anni fa. E sembra di vederla la principessa Stephanie con gli stivaletti tacco a spillo a pois, la minigonna turchese, la blusa di gazar nero ripresa sulle spalle, i fiori che sbocciano sulla tuta di sera o sullo spolverino.
A poi anche le paillettes, graziosi gli abiti monospalla che fanno subito anni Ottanta, il contrasto tra i plisse verdi e quelli viola, uno jacquard da sera che fiorisce e si snoda in una gonna da sera dal lungo strascico. "Monsieur Ungaro aveva grandi ossessioni come la femminilità, i fiori, le ruches e il sexy e io le coltivo. Voglio vestire le ragazze, le signore e le rockstar".