Venerdì 26 Aprile 2024

Stabilità, Ue avverte: "Non sono escluse altre procedure"

Il commissario finlandese Jyrki Katainen: "A fine novembre ci sarà un nuovo giudizio"

Il vicepresidente Ue Jyrki Katainen (Reuters)

Il vicepresidente Ue Jyrki Katainen (Reuters)

Bruxelles, 29 ottobre 2014 - Il primo via libera di Bruxelles alla Legge di Stabilità non deve far tirare un sospiro di sollievo all'Italia. La Commissione Europea valuterà infatti nelle prossime settimane, anche alla luce delle previsioni economiche di autunno, il dettaglio delle misure contenute nel provvedimento per poi esprimere un'opinione entro la fine di novembre. E, come ha spiegato il vicepresidente Jyrki Katainen, non è escluso che possano essere indicate ulteriori modifiche e correzioni, un monito che vale per tutti gli Stati membri dell'Ue. 

Più in generale, Katainen, al termine di quella che è stata l'ultima riunione della Commissione Barroso, ha definito "soddisfacenti" i risultati delle consultazioni fra Palazzo Berlaymont e gli Stati a cui aveva indirizzato richieste di informazioni aggiuntive sui progetti di bilancio per il 2015. Per questo, ha spiegato il commissario, non ci sono state "bocciature" per "gravi scostamenti dagli obiettivi". Questo però, ha aggiunto, non conclude il lavoro di Bruxelles: i servizi del prossimo commissario Pierre Moscovici esamineranno il dettaglio delle misure proposte dagli Stati ed entro la fine di novembre il collegio guidato da Jean-Claude Juncker esprimerà il suo giudizio. Insomma, ha concluso Katainen, il fatto che nessun progetto di legge finanziaria sia stata respinto "non significa che tutti i piani di bilancio saranno necessariamente valutati pienamente in regola" con il patto di Stabilità e Crescita.

Quanto alle riforme, il governo Renzi dovrà presto far seguire alle parole i fatti. Roma, ha spiegato il commissario finlandese, responsabile del portafoglio Affari Economici e Monetari, "ha adottato riforme radicali" ma "bisogna vedere se saranno tutte attuate". "Il piano di riforme italiano è ambizioso, la Commissione lo sostiene fortemente, è delicato politicamente ma assolutamente necessario - ha spiegato Katainen -. Ora la questione è che i buoni piani che aumenteranno sostanzialmente il potenziale di crescita italiano devono essere adottati dalle due Camere e attuati". 

 

 

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