Lunedì 20 Maggio 2024

La coalizione dei litigiosi

Sandro Rogari

RICAPITOLIAMO. Salvini è il leader emergente del centrodestra perché cavalca il successo segnato dai consensi crescenti. Berlusconi, invece, è una stella cadente. Lo dicono i voti in calo, ma lo dice anche la biologia che, come si diceva un tempo, è un destino. Non s’inverte il ciclo a ottant’anni. Lo può fare solo un altro leader, più giovane, se c’è. Il torto dell’ex Cavaliere non è quello di mettere in gioco il suo prestigio per tenere le posizioni, ma d’avere impedito ad altri di crescere. Questi sono i risultati. Ora c’è da giocare la partita delle amministrative. Soprattutto Milano e Roma saranno la cartina di tornasole della ripresa o del declino. Forse non è neppure necessaria la vittoria, ma occorre dimostrare che il centrodestra riesce a stare assieme, a partire dalla definizione delle candidature. Lo schema che si suole ripetere è che Salvini rappresenta la destra/destra, ma fa scappare i moderati; Berlusconi invece è capace di rappresentare questi ultimi che, si ripete, sono i più.

Per far ciò non disdegnerebbe accordi con esponenti del partito di Alfano, che a Roma stanno al governo ma altrove potrebbero recuperare la vocazione di centrodestra. Tutto vero. Basta non dimenticare qualche punto fermo. Intanto, si tratta di elezioni amministrative ove il consenso che il candidato sindaco può attrarre fa il gioco. Poi: divisi si perde, comunque. Infine, accapigliarsi ora su chi farà il leader del centrodestra quando l’Italicum, se immutato, diverrà operante è segno di autolesionismo.

INTANTO, ogni città ha la sua storia, i suoi umori, le sue aspettative verso l’amministrazione comunale. Quindi per ciascun caso ci sono candidature valide o perdenti in partenza. Discriminare perché sono più vicine a Berlusconi o a Salvini e applicare il manuale Cencelli della lottizzazione e magari per fazioni di partito (è più maroniana o salviniana?) serve solo a facilitare il lavoro del centrosinistra o dei pentastellati. Poi ci sono considerazioni di strategia politica. La vocazione politica di Ncd è tutt’altro che definita, per ora. Intelligenza politica vorrebbe che in sede amministrativa, tanto per cominciare, quel partito fosse riportato all’ovile. Sarebbe un modo per ostacolare il disegno dell’alleanza per la nazione di Renzi. Ma la destra vuole essere protagonista del sistema bipolare o vuole litigare? [email protected]