Giovedì 25 Aprile 2024

Siria, nuovi raid russi anche su obiettivi non Isis. In 4 giorni uccisi 39 civili

Nuovi raid aerei dell'aviazione russa anche su obiettivi non dell'Isis in Siria. Ma Mosca: "Colpite 50 infrastrutture del Califfato". E sostiene che 600 miliziani sono in fuga verso l'Europa

Siria, i raid russi in un video (Ansa)

Siria, i raid russi in un video (Ansa)

Damasco, 3 ottobre 2015 - Siria, nuovi raid aerei sono stati compiuti nelle ultime ore dall'aviazione russa anche su obiettivi non dell'Isis in Siria. Lo riferiscono l'agenzia siriana Sana e l'ong Osservatorio nazionale per i diritti umani (Ondus). Le nuove bombe russe fanno seguito alle dichiarazioni di ieri di Barack Obama, che ha definito 'disastrosa' la visione della situazione siriana da parte del presidente russo Vladimir Putin. Mosca però fa sapere che l'aviazione militare russa ha condotto finora in Siria oltre 60 raid colpendo più di 50 infrastrutture dell'Isis e riducendo significativamente il potenziale di combattimento. Ma non è tutto: secondo quanto riferisce Andrei Kartapolov, vice capo dello stato maggiore russo, oltre 600 militanti dell'Isis hanno abbandonato le loro posizioni in seguito ai raid aerei russi in Siria. "Nelle loro file è cominciato il panico", ha aggiunto, precisando che a disertare sono "mercenari" che ora tentano di dirigersi verso l'Europa. La Russia comuncia inoltre che intensificherà i raid e che è pronta a cooperare con altri Paesi.

BOMBE RUSSE, IL SANGUINOSO BILANCIO - E' di almeno 39 civili uccisi, tra cui otto bambini e altrettante donne, il bilancio di quattro giorni di bombardamenti aerei russi in Siria, in cui hanno perso la vita anche 14 miliziani, 12 dell'Isis e due del Fronte al-Nusra, branca locale di al-Qaeda: lo ha riferito Rami Abdel Rahman, direttore dell'Osservatorio Siriano per i Diritti Umani, organizzazione dell'opposizione non radicale in esilio con sede a Londra. Quelle jihadiste si sono registrate a Raqqa, capoluogo dell'omonima provincia orientale e capitale di fatto del califfato proclamato l'anno scorso dall'Isis. Il bilancio delle vittime civili però continua a salire. Secondo  l'Osservatorio siriano per i diritti umani, almeno 6 civili, tra cui una donne e le sue quattro figlie minorenni, sono morti in un bombardamento russo nella provincia settentrionale siriana di Idlib, quasi interamente controllata dai qaedisti del Fronte al-Nusra. L'altra persona morta è un membro della protezione civile. 

LA SITUAZIONE POLITICA - In Siria, intanto, le fazioni islamiste e l'opposizione moderata, sia nella componente politica che in quella militare, hanno respinto il piano per porre fine alla guerra civile avanzato a luglio dall'inviato speciale dell'Onu, Staffan de Mistura. Si tratta di un'iniziativa basata sulla creazione di quattro 'gruppi di lavoro', una sorta di comitati di esperti, cui affidare l'organizzazione di colloqui finalizzati, sempre sotto l'egida dell'Onu, alla convocazione di una nuova conferenza internazionale di pace. Venerdì, parlando al Palazzo di Vetro davanti all'Assemblea Generale, il ministro degli Esteri siriano, Walid Mouallem, aveva annunciato la disponibilità delle autorità di Damasco a prendervi parte, pur sottolineando la natura "preliminare" e "non vincolante" di tali consultazioni, da considerarsi "essenzialmente uno scambio di idee". Nemmeno 24 ore dopo e' arrivata la bocciatura della variegata galassia ostile a Bashar al-Assad.