Lunedì 6 Maggio 2024

INCUBO PER CONTE, L'ITALIA E' UNA POLVERIERA

Gabriele Moroni Cremona «ANTONIO Conte deve essere processato». E' il procuratore di Cremona, Roberto di Martino, a chiedere il rinvio a giudizio del ct nella Nazionale. L'accusa è quella di frode sportiva e riguarda una delle due partite che hanno coinvolto il tecnico nella maxi-inchiesta sul calcioscommesse, riferite entrambe al periodo in cui Conte era alla guida del Siena: Novara-Siena (2-2, 30 aprile 2011) e AlbinoLeffe-Siena (1-0, 29 maggio 2011). La partita per cui l'accusa sopravvive è probabilmente quella con l'AlbinoLeffe, mentre per l'altro incontro la posizione di Conte è stata archiviata. Ha quindi avuto parziale successo (anche se l'obiettivo primario era l'archiviazione completa) la controffensiva della difesa, con due memorie, presentate dagli avvocati Francesco Arata e Leonardo Cammarata, e una terza firmata dallo stesso Conte. I legali chiederanno ora il rito immediato, una formula che consentirà sia di evitare l'udienza preliminare, sia la possibilità di un contro-interrogatorio, sia, soprattutto, di approdare a un giudizio prima degli Europei del 2016. Per l'omessa denuncia per AlbinoLeffe-Siena, Conte ha già scontato quattro mesi di squalifica decisi dalla giustizia sportiva. Ad accusare Conte era stato Filippo Carobbio, suo ex giocatore nel Siena. A proposito della sfida con la squadra bergamasca, Carobbio aveva dichiarato che «anche a seguito del benestare di Conte veniva presa la decisione definitiva di lasciare la vittoria all'Albinoleffe». «Conte - aveva sostenuto invece a proposito del match con il Novara - comunicava ai giocatori del Siena che era stato raggiunto dalle squadre l'accordo sul pareggio, così condizionando, anche in considerazione del ruolo di superorità nei confronti dei calciatori, il risultato della partita». Dichiarazioni che erano state smentite dai giocatori del Siena. Anche Hristiyan Ilievski, capo del gruppo degli «zingari», aveva escluso il nome di Conte. Nelle memorie i difensori scrivono che è agli atti «la prova positiva» del fatto che Conte «nulla fece di quanto in suo potere» per assecondare le combine. Per l'avvocato Leonardo Cammarata appare pacifico che «non vi sia alcun collegamento tra Conte e l'organizzazione degli scommettitori» e che l'allenatore del Siena «non fosse consapevole del fatto che alcuni giocatori della sua squadra avessero contatti con costoro». In Novara-Siena «l'unico calciatore del Siena che avrebbe potuto contribuire» alla presunta manipolazione (Carobbio) fu tenuto dallo stesso Conte «in panchina per quasi tutta la partita, entrando in campo sul risultato di 1-2», a «obiettivo degli zingari già raggiunto». Le richieste di rinvio a giudizio dei 131 indagati verranno depositate a giorni e non si dovrebbero discostare dall'avviso di chiusura delle indagini. Per molti è ipotizzata l'associazione per delinquere. Il procuratore di Martino chiederà il processo per personaggi come Stefano Mauri, Beppe Signori, Cristiano Doni.