Martedì 21 Maggio 2024

Gli americani ripudiano ObamaCongresso in mano ai repubblicani

È STATA una valanga rossa, facce nuove e più moderate, 100 donne per la prima volta in Congresso, vecchi equilibri polverizzati sul lungo blue wall', lo zoccolo duro che i democratici consideravano indistruttibile. Una vera débâcle per il presidente Obama, mentre il Dow Jones sale dello 0,58%. Lo Yes we can' di Barack è solo un ricordo preistorico. I repubblicani hanno conquistato la Camera con 247 deputati contro 185 mentre mancano ancora alcuni collegi, ma soprattutto hanno dominato in Senato, strappando ai rivali 7 seggi che potrebbero diventare 9. Lo schiaffo a Barack è durissimo. Il presidente è stato ripudiato' anche da chi lo aveva riconfermato solo 2 anni fa. Dal 3 gennaio il Congresso sarà completamente controllato dai repubblicani. Avranno di fatto potere assoluto su nomine, leggi e commissioni. Barack lo sa e ieri ha commentato la sconfitta dicendo: «Ho capito il segnale che gli elettori ci mandano. Sono pronto a lavorare col nuovo Congresso. Chiederò di concedere più soldi per combattere Ebola e autorizzare l'uso della forza contro l'Isis». Il senatore Mitch McConnell, nuovo leader repubblicano al Senato e dominatore in Kentucky, ha annunciato che la sua linea non sarà più di scontro frontale con la Casa Bianca, ma di confronto e compromesso. LA NUOVA agenda rossa' parlerà di petrolio e rivoluzione energetica, commercio, meno tasse alle imprese ma anche molti meno servizi sociali. Il loro primo incontro ci sarà già venerdì a pranzo. Barack Obama potrà mettere il veto su ogni legge, oppure governare per decreto, come ha già minacciato di fare sull'immigrazione. Ma tutti pensano che dovrà cercare a tutti i costi un compromesso se non vuole risultare irrilevante e un'anatra zoppa con due anni di anticipo. In Iowa, Wisconsin, Florida, Illinois, Colorado Maryland , Massachusetts ma anche nell'Arkansas dei Clinton la ferita brucia. La campagna di Bill e Hillary non è servita a nulla, perché oltre a perdere i senatori i democratici hanno perso anche 4 governatori. Una bocciatura radicale anche se l'economia migliora. I repubblicani hanno strappato sette seggi ai rivali, che potrebbero diventare 9 quando si concluderanno i ballottaggi a gennaio in Louisiana e si completeranno i conteggi in Alaska . Aver eletto Tim Scott, 49 anni, primo senatore nero in uno Stato del sud come la Carolina del Sud e la prima deputata repubblicana afroamericana della storia, Mia Love di 38 anni in Utah, lascia intendere che anche l'elettorato è cambiato e il voto di colore non è più patrimonio dei democratici, così come quello delle donne, che in misura crescente guardano al Grand Old Party. DIETRO i commenti del giorno dopo, il grande imperativo rimane però uno solo: adesso che hanno la maggioranza assoluta in Congresso i repubblicani riusciranno a governare? Saranno disponibili a farlo anche con Obama come comandante in capo, oppure tireranno ad aspettare che se ne vada nel 2016, col rischio di venir accusati questa volta, loro, di aver paralizzato il Paese? Il tempo delle parole sembra chiuso adesso dovranno avere spazio i fatti. Giampaolo Pioli