Mercoledì 24 Aprile 2024

Qatar, la verità sull'isolamento e le conseguenze per l'Italia

L'Emiro sul banco degli imputati per il sostegno finanziario all'Isis. Ma il nodo sarebbe un altro. Ecco quali sono i rischi per il nostro Paese

Una mappa del Qatar (LaPresse)

Una mappa del Qatar (LaPresse)

Roma, 5 giugno 2017 - Il passo verso l’isolamento del Qatar viene da lontano. L’emirato che detiene la riserva di gas naturale più grande del mondo è da sempre schierato su una posizione autonoma nella grande contesa regionale che vede l’Arabia Saudita contrapposta agli ayatollah di Teheran. Il Qatar è il maggiore esportatore di Gas Naturale Liquefatto del pianeta per un valore di 157 miliardi di dollari. L’emiro della penisola del Golfo Persico è stato messo sul banco degli imputati per il sostegno finanziario ai terroristi dell’autoproclamato Califfato Islamico e ai qaedisti siriani di Jabhat al Nusra che ora si sono ribattezzati Jabhat Fatah al Sham, ma il vero nodo sarebbe il sostegno ai Fratelli Musulmani, un appoggio che ha indotto l’Egitto ad associarsi alla rottura dei rapporti con il Qatar deciso dal Consiglio di cooperazione del Golfo (dal quale si è distaccato solo l’Oman). Su questo punto l’Arabia Saudita non dovrebbe fare lezioni a nessuno visto il suo sostegno economico a quegli stessi gruppi terroristici e alla Fratellanza, una politica che si è interrotta solo quando l’Isis ha messo a segno, nel 2015, il primo attentato contro il Regno. L’anno successivo Gedda, Medina e Qatif erano entrate nel mirino dei miliziani del Califfato che aveva annunciato: “Rovesceremo la casa dei Saud”. Il fatto nuovo che avrebbe indotto i sauditi a rompere gli indugi ora è il primo viaggio all’estero del presidente americano Donald Trump che ha rilanciato la storica alleanza con Riyadh, annunciando la firma contratti per forniture di armi per 110 miliardi di dollari (350 in un decennio). L’ostracismo dei Paesi Arabi del Golfo rischia di frenare gli investimenti della Qatar Investment Authority (in sigla Qia), un fondo sovrano nato nel 2005 e proprietario di beni in tutto il mondo.

GLI AFFARI DEL QATAR - In Italia il Qia ha investito nel piano di sviluppo Porta Nuova a Milano, dal 2012 possiede alberghi e villaggi turistici in Costa Smeralda, e, attraverso la finanziaria Mayhoola, i marchi Valentino e Pal Zileri. Nei mesi scorsi aveva dimostrato interesse anche all’aumento di capitale di Unicredit. Nel settore alberghiero il fondo qatariota è proprietario del Four Seasons e del Gallia a Milano, del Baglioni e del St. Regis Florence, del Westin Excelsior e del St. Regis di Roma e di Palazzo Gritti a Venezia. La Qatar Foundation Endowment detiene anche il 49 per cento della compagnia aerea Meridiana e sta completando l’ospedale privato Mater Olbia essendo intervenuta nel fallimento della fondazione Monte Tabor di don Verzè.

Secondo i dati più recenti l’interscambio fra l’Italia e il Qatar è arrivato a 1,785 miliardi di euro. Roma esporta 724 milioni di macchinari, metalli, mobili e mezzi di trasporto e acquista 1 miliardo e 61 milioni di gas naturale (82 per cento) e di derivati del petrolio (10,5 per cento). L’impresa Salini Impregilo ha vinto l’appalto per la costruzione dello stadio nel quale si dovrebbero giocare i mondiali di calcio del 2022.