Mercoledì 24 Aprile 2024

Germania, esplosioni in due impianti Basf. Due morti e due dispersi

Due esplosioni in due impianti della Basf, uno a 30 chilometri dall'altro. Le autorità hanno chiesto alla popolazione di restare in casa, anche se "non sussistono pericoli per la salute". Dispersi due vigili del fuoco

Esplosioni all'impianto chimico Basf (da youtube)

Esplosioni all'impianto chimico Basf (da youtube)

Berlino, 17 ottobre 2016  - Sale a due morti il bilancio, provvisorio, delle due esplosioni in due impianti dell'industria chimica Basf, uno a Ludwigshafen e l'altro a Lampertheim, a 30 chilometri di distanza. Oltre alle vittime, due dipendenti della Basf, ci sono sei feriti e all'appello mancano almeno due persone. Secondo la Bild online, i dispersi sarebbero due vigili del fuoco, altre fonti parlano anche di due dipendenti irreperibili. La notizia non è stata confermata ufficialmente dalle autorità.

La Basf ha sospeso le attività industriali, nelle zone delle esplosioni, per motivi di sicurezza riguardanti, almeno nel primo caso, la nube che si è sprigionata nell'aria. Le autorità assicurano che "non sussistono pericoli di salute". Ma restano in vigore le misure di sicurezza per l'allarme dei fumi per i cittadini che sono stati invitati a restare in casa, a chiudere porte e finestre e a spegnere gli eventuali impianti di aria condizionata e ventilazione. L'allarme si è esteso anche alla città di Mannheim, che si trova sull'altra sponda del fiume Reno. I vigili del fuoco parlano comunque di rischio di problemi respiratori e agli occhi dovuti a cattivi odori e a fumi industriali, anche se "non sono stati registrati aumenti di veleni nell'area". 

Ludwigshafen ha 160.000 abitanti, Mannheim quasi 300.000, in totale sono circa 21.000 le persone coinvolte dalle misure di sicurezza in seguito all'esplosione. Si tratta di due quartieri a nord di Ludwighshafen, Edigheim e Pfingstweide e di tre quartieri di Mannheim, sull'altra sponda del fiume Reno: Sandhofen, Scharhof e Kirschgartshausen, che insieme totalizzano circa 13.000 abitanti. I direttori di asili e scuole della zona sono stati avvertiti di tenere all'interno alunni e bambini, alcuni abitanti di Edigheim avevano denunciato problemi di respirazione.

La prima detonazione è avvenuta dopo le 11 nella zona portuale di Ludwigshafen, utilizzata dal colosso chimico per trasbordare gas e liquido infiammabile. La Basf in una nota ha riferito che l'esplosione al porto fluviale è stata determinata proprio da lavori a queste tubature. La polizia locale ha reso noto che non vi è alcun indizio di un possibile attentato terroristico.

Sul posto sono impegnati i vigili del fuoco, giunti da tutto il Land della Renania-Palatinato, per evitare che le fiamme si propaghino ad altri impianti. Il comune riferisce che ci sono già molti casi di persone che accusano irritazioni alle vie respiratorie. Un video dall'alto mostra la nube alzarsi dall'impianto.

La seconda esplosione è avvenuta nella vicina Lampertheim alle 8,30 del mattino. Ma in questo incidente non ci sarebbero emissioni nell'aria. Nell'impianto di additivi per materie plastiche di Lampertheim sarebbe esploso un filtro. Anche questo impianto è stato fermato.

L'esplosione nell'impianto a Ludwigshafen è stato il 15esimo incidente verificatosi nella struttura solo negli ultimi 12 mesi. Secondo il settimanale Focus le autorità cittadine avevano già convocato per il 26 ottobre i vertici della Basf proprio per l'alto numero di problemi nell'impianto.