Venerdì 26 Aprile 2024

Fidel Castro, l'addio a Santiago. Raul: "Hasta la victoria siempre"

L'urna, coperta dalla bandiera cubana, si è fermata sotto il balcone da cui il 'Lider Maximo' tenne il discorso della vittoria.

L'addio al Lider Maximo, uno dei tanti cortei 'Yo soy Fidel' (Olycom)

L'addio al Lider Maximo, uno dei tanti cortei 'Yo soy Fidel' (Olycom)

Santiago de Cuba, 4 dicembre 2016 - La chiamano la 'culla della rivoluzione', dove è iniziato tutto. Santiago de Cuba ha accolto le ceneri di Fidel Castro - dopo 9 lunghi giorni di lutto collettivo  con migliaia di persone giunte a salutare il Lider Maximo. L'area vicino al cimitero è blindata: la polizia non consente di avvicinarsi o fare foto. L'urna sotto la bandiera cubana si è fermata sotto il balcone da cui il 'lider maximo' tenne il discorso della vittoria della revolucion contro Fulgencio Batista nel 1959. Nella notte il funerale e domenica l'urna sarà interrata nel cimitero di Santa Ifigenia dove e' sepolto anche l'eroe della rivolta anti-ispanica del XIX secoldo Jose Marti.

L'urna avvolta nella bandiera nazionale ha attraversato tutta l'isola tra due ali di folla che intonavano lo slogan "Io sono Fidel!". A Plaza de la Revolucion ultimo bagno di folla per il Comandante en Jefe, con la partecipazione di Raul Castro. Il corteo funebre con le ceneri di Fidel, la 'Caravana de la Libertad' e la 'Caravana de la Victorià come è stata ribattezzata, è arrivata a Santiago de Cuba e ha percorso i  17 chilometri all'interno della città. La polizia presidia ogni angolo.

RAUL: HASTA LA VICTORIA SIEMPRE  - Il presidente Raul Castro ai cubani: "Giuriamo di difendere la patria e il socialismo. Fidel, hasta la victoria siempre". La folla gli fa eco dicendo: "Lo giuriamo". "Fidel è stato un esempio. Ci ha mostrato quello che abbiamo potuto fare, quello che possiamo fare e ora quello che potremmo fare: sì, se puede". "Sì, se puede superare qualsiasi ostacolo per l'indipendenza, la sovranità della patria ed il socialismo", ha detto il presidente. I migliaia di cubani riunitisi a Santiago hanno risposto in coro: "Sì, se puede".

LE PERSONALITA' PRESENTI - Ancora un'incognita la presenza di personalità straniere che parteciperanno all'omaggio postumo a Fidel. Sicuramente ci sarà il presidente della Bolivia, Evo Morales, già presente all'Avana. Secondo l'Eliseo, non ci sarà il presidente francese François Hollande, ma in sua rappresentanza parteciperà la ministra dell'Ecologia Ségolène Royal, la 'numero 2' nella gerarchia governativa, dopo il primo ministro Manuel Valls. Sarà presente Manuel Domingos Vicente, vice presidente dell'Angola, Paese per la cui indipendenza Cuba lottò con oltre 300mila combattenti. A Santiago ci saranno anche gli ex presidenti brasiliani Luiz Inácio Lula da Silva e Dilma Rousseff. Annunciato anche Diego Armando Maradona, amico personale di Castro, che ha definito come un "secondo papà".

LA CAROVANA DEL LUTTO - La carovana con le ceneri del líder máximo, partita mercoledì mattina dalla capitale e arrivata oggi a Santiago ha seguito lo stesso persorso - a ritroso - che fecero i rivoluzionari 'barbudos' guidati da Fidel dal 2 all'8 gennaio 1959, dopo aver sconfitto il regime di Fulgencio Batista, lungo la cosiddetta 'Carovana della libertà'. Ieri l'urna è passata per Holguín, terra natale di Castro. Una visita breve, di non più di 15 minuti per attraversare alle 16.30 ora locale i sei chilometri della Carretera Central che costeggiano la capitale provinciale.

Le ceneri di Fidel riposano in un'urna di legno di cedro perché Castro nacque a Birán, paesino della provincia di Holguín, circondato da alberi di cedro nella tenuta del padre, il proprietario terriero di origine galiziana Ángel Castro. Nel cimitero di Santa Ifigenia già riposano molte figure che hanno contribuito all'indipendenza dell'isola, tra cui l'eroe nazionale José Martí. I nove giorni di lutto proclamati dopo la scomparsa di Castro termineranno alla mezzanotte di domenica 4 dicembre.

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