Corea del Nord, test nucleare con una bomba H. Usa: "Se minacciati risposta militare"

Pyongyang ha effettuato il suo sesto test termonucleare con una bomba all'idrogeno sottoterra. L'esplosione ha provocato una prima scossa di magnitudo 6.3, seguita da una di 4.6. Tensione alle stelle, Seul in allerta. L'Onu riunisce il Consiglio di sicurezza

Kim Jong-un ispeziona quella che sembra una bomba H (Ansa)

Kim Jong-un ispeziona quella che sembra una bomba H (Ansa)

Seul, 3 settembre 2017 - La Corea del Nord, dopo i lanci di due missili balistici intercontinentali (Icbm) Hwasong-14 del 4 e del 28 luglio in grado di colpire tutti gli Usa, ha effettuato il suo sesto test termonucleare facendo esplodere una bomba all'idrogeno (bomba H), in un sito sotterraneo. L'esplosione è stata individuata grazie alla scossa causata dalla deflagrazione sotterranea, misurata in una magnitudo 6,3. Il test arriva dopo l'annuncio di Pyongyang di un enorme salto di qualità nella sua capacità offensiva.

VIDEOCOMMENTO Nord Corea, verso ultimatum internazionale - di G.PIOLI

image

COS'E' LA BOMBA H, LA PIU' POTENTE

Poche ore dopo il regime nordcoreano ha rivendicato il suo sesto test atomico, verificatosi alle 5,36 ora italiana, vantando che l'esplosione della bomba H all'idrogeno, è stato molto più potente di una 'normale' bomba atomica. Pyongyang ha aggiunto che si tratta di un ordigno miniaturizzato a tal punto da poter essere caricato nell'ogiva di un missile baslitico intercontinentale. "Il test della bomba H è stato condotto per esaminare e confermare l'accuratezza e la credibilità del potere di controllo tecnologico, e il design strutturale interno introdotto di recente nella realizzazione dell'ordigno in modo da poterlo sistemare su di un missile intercontinentale (Icbm)", ha precisato l'agenzia ufficiale Kcna.

image

L'ARSENALE SEGRETO DI PYONGYANG

L'istituto geologico Usa (Usgs) ha registrato la scossa causata dalla deflagrazione di 6,3 gradi della scala Richter, nettamente maggiore di quelle causate dai precedenti 5 test. L'epicentro della scossa è stata individuata a 22,3 km ad est di Sungjibaegan proprio nella zona del poligono di Punggye-ri. Un secondo sisma, di magnitudo 4,6 è stato registrato dai sismologi cinesi in Corea del Nord, pochi minuti dopo quello di 6,3 gradi della scala Richter, potrebbe essere dovuto al crollo della caverna creata dalla prima deflagrazione, avvenuta sotto terra.

LA CORSA ALL'ATOMICA DI PYONGYANG

IL CONSIGLIO DI SICUREZZA ONU - Usa, Gran Bretagna, Francia, Giappone e Corea del Sud hanno richiesto un vertice urgente del Consiglio di sicurezza dell'Onu, che si riunirà domani per discutere della situazione determinata dal nuovo test nucleare e per valutare le opportune misure. 

SEUL: PUNIZIONE E PIU' ARMI USA  - Il presidente sudcoreano, Moon Jae-in ha chiesto che la Corea del Nord subisca la "più forte punizione possibile" per il test nella notte della prima bomba all'idrogeno di Pyongyang. Moon ha chiesto che siano adottate "tutte le misure diplomatiche incluse nuove sanzioni Onu per isolare completamente la Corea del Nord", ha dichiarato il Consigliere per la Sicurezza Nazionale Chung Eui-Yong, al termine di un summit con i vertici militari, il presidente ed i membri del governo. Ma Moon non intende fermarsi a questo. Seul discuterà "lo schieramento dei più potenti asset strategici delle forze armate Usa", riferimento al ritorno delle bombe atomiche tattiche che Washington ritirò dalla Corea del Sud nel 1991. Gli Usa hanno ancora 28.500 soldati in Corea del Sud e un imponente schieramento di mezzi terrestri, aerei e navali.

TRUMP TWITTA: PERICOLO PER GLI USA - "Vedremo". Così il presidente americano Donald Trump risponde a chi gli chiede se gli Stati Uniti attaccheranno la Corea del Nord. E twitta: "Gli Stati Uniti stanno considerando, oltre ad altre opzioni, la possibilità di mettere fine ai rapporti commerciali con qualsiasi Paese che fa affari con la Corea del Nord". E ancora: "Mi vedo con il generale Kelly, il generale Mattis e altri vertici militari alla Casa Bianca per parlare della Corea del Nord. Grazie". 

In precedenza, sullo stesso social, aveva detto: "La Corea del Nord ha compiuto un imponente test nucleare. Le sue parole e le sue azioni continuano ad essere molto ostili e pericolose per gli Stati Uniti". 

"La Corea Nord è un Stato-canaglia ed è diventato una grave minaccia e fonte di imbarazzo per la Cina. Pechino sta cercando di aiutare ma con scarso successo", ha aggiunto l'inquilino della Casa Bianca.

In una altro tweet il presidente Usa è stato molto duro e diretto: "La Corea del Sud sta realizzando, io glielo avevo detto che il dialogo non funziona, che la Corea del Nord capisce una cosa sola"

Trump però non si è limitato ai messaggi sul social network, ma ha convocato d'urgenza il Consiglio di Sicurezza Nazionale della Casa Bianca. Verso Pyongyang, inoltre, gli Usa progettano nuove sanzioni, hanno fatto sapere fonti del Tesoro americano.

IL CAPO DEL PENTAGONO - "Abbiamo molte opzioni militari" per la Corea del Nord, ha affermato in serata il capo del Pentagono, Jim Mattis, assicurando che si sarà una "massiccia risposta" militare a qualsiasi minaccia agli Stati Uniti, inclusa Guam. "Non puntiamo al totale annientamento della Corea del Nord" ma "abbiamo molte opzioni per farlo", ha aggiunto il segretario alla Difesa americano Mattis, sottolineando che il "presidente americano ha voluto essere informato" su tutte le opzioni militari disponibili.

LA CONDANNA DI PECHINO - Anche la Cina, alleato della Corea del Nord, ha condannato con i termini più duri, tramite il ministero degli Esteri, il test nucleare di Pyongyang. La cosa ha anche messo in imbarazzo il presidente Xi Jinping, che che proprio oggi ospitava a Xiamen i membri del Brics, cioè Brasile, Russia, India a Sud Africa.

RUSSIA: CONDANNA, MA RIMANERE CALMI - La Russia ha espresso la più forte condanna del test condotto dalla Corea del Nord. "Quest'ultimo affronto di Pyongyang verso le disposizioni del Consiglio di Sicurezza dell'Onu e verso le norme internazionali meritano la più forte condanna", si legge in un comunicato del ministero degli Esteri. "Nelle presenti circostanze, è imperativo rimanere calmi ed astenersi da qualsiasi azione che possa portare a una ulteriore escalation della tensione".

USA, GENERALE RASSICURA TOKYO - Il consigliere per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti, generale H.R. McMaster, ha detto alla sua controparte giapponese che Washington sta seguendo da vicino gli ultimi sviluppi in Nordcorea. Il generale McMaster ha parlato al telefono con Shotarou Taniuchi, il direttore generale del locale Consiglio di sicurezza. Secondo il trattato di alleanza tra Usa e Giappone, Washington si impegna a difendere Tokyo in caso di aggressione. Gli Stati Uniti hanno inoltre esteso il loro "ombrello nucleare" all'isola nipponica.

image

FRANCIA: ONU REAGISCA - Anche il presidente francese Emmanuel Macron ha condannato "la nuova provocazione" della Corea del Nord e ha chiesto un intervento tempestivo e "con la massima fermezza" dell'Onu. Macron ha rivolto un appello "ai membri del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite affinchè reagiscano velocemente a questa nuova violazione del diritto internazionale da parte della Corea del Nord".

AIEA: SERIA PREOCCUPAZIONE - L'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea) ha definito il test "estremamente deplorevole". Il capo dell'agenzia Yukiya Amano ha dichiarato: "Chiediamo con forza che siano applicate tutte le risoluzioni" contro Pyongyang. Ha poi sottolineato che l'Aiea segue "da vicino gli sviluppi del programma nucleare della Corea del Nord, che è fonte di seria preoccupazione".

NATO: VIOLAZIONE RISOLUZIONI ONU -  Jens Stoltenberg, segretario generale della Nato: "Condanno energicamente il fatto che la Corea del Nord abbia condotto un sesto test nucleare. Si tratta di una nuova flagrante violazione di molteplici risoluzioni del Consiglio di sicurezza Onu". Stoltenberg ha chiesto che Pyongyang metta "fine immediata" al suo programma atomico e balistico, in modo "completo, verificabile e irreversibile", riprendendo il dialogo con la comunità internazionale.

ALFANO: SOLIDARIETA' A PAESI DELLA REGIONE - Anche "l'Italia esprime la più risoluta e inequivocabile condanna per il test nucleare che rappresenta l'ennesima chiara violazione di molteplici Risoluzioni del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite", ha dichiarato il ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Angelino Alfano. "L'Italia manifesta la propria solidarietà ai Paesi della Regione per le conseguenze del comportamento irresponsabile di Pyongyang", ha aggiunto il capo della nostra diplomazia.