Giovedì 25 Aprile 2024

Corea Nord, i caccia Usa al confine. Seul: Kim pronto a nuovo test

Tokyo chiede un aumento per la difesa. Pyongyang in un video: "Vostra imminente auto-distruzione" L'ANALISI "Attacco preventivo? Se il regime non va ko in 10 ore sarà l'apocalisse"

Missile balistico nordcoreano preparato per un lancio (Ansa)

Missile balistico nordcoreano preparato per un lancio (Ansa)

Roma, 31 agosto 2017 - Dopo il lancio del missile balistico di Pyongyang che martedì ha sorvolato il Giappone, gli Stati Uniti - con bombardieri e aerei da caccia - hanno eseguito un'esercitazione sui cieli della Corea del Sud insieme a jet militari sudcoreani in una dimostrazione di forza contro la Corea del Nord. Lo ha reso noto un funzionario del ministero della Difesa della Corea del Sud.

image MINACCE A TOKYO - L'omologo giapponese, dal canto suo, ha invece chiesto un aumento record del proprio bilancio nell'anno fiscale 2018, in risposta alle minacce della Corea del Nord. L'importo, di 5.200 miliardi di yen (40,5 miliardi di euro), è pari a un incremento del 2,5%, e gran parte servirebbe a coprire le spese per le nuove batterie di missili intercettori terra aria e sistemi navali di contraerea. Se il parlamento lo approvasse, sarebbe il sesto aumento annuale consecutivo sotto la guida del premier Shinzo Abe, dopo 10 anni di riduzioni. Proseguono infatti le minacce della Corea del Nord nei confronti di Tokyo. Pyongyang, in un messaggio video trasmesso in tv, ha parlato di una sua "imminente auto-distruzione" per la sua alleanza con gli Usa. Un nuovo avvertimento che arriva dopo l'escalation segnata con il missile balistico lanciato sopra lo spazio aereo giapponese e la minaccia di arrivare fino all'isola di Guam. L'agenzia di stampa nordcoreana KCNA ha condannato l'ex potenza coloniale: "Il Giappone adesso se ne esce rimboccandosi le maniche sostenendo le mosse del suo padrone contro la Corea del Nord.  "Il nesso militare" degli alleati è diventato "una seria minaccia" verso la Penisola coreana e il Giappone non è "cosciente" che sta "accelerando la sua autodistruzione", scrive l'agenzia facendo diretto riferimento alle forze Usa nella base di Hokkaido.

CINA: NO WAR GAME - Aumenta anche la preoccupazione della Cina per la tensione nella penisola coreana. La situazione è grave e "non è un gioco al computer", ha dichiarato la portavoce del Ministero degli Esteri di Pechino, Hua Chunying, in risposta a una domanda sull'ipotesi di nuove sanzioni nei confronti di Pyongyang avanzata da Stati Uniti e Giappone. La Cina non permetterà mai la guerra o il caos alle sue porte, assicurando che "le soluzioni militari non sono un'opzione". Lo ha affermato il portavoce del ministero della Difesa Ren Guoqiang nel briefing mensile sulle vicende turbolente legate alla penisola coreana. "Abbiamo sempre sostenuto la soluzione dei problemi con il dialogo e il confronto", ha aggiunto.

COREA AL SESTO TEST - Intanto la Corea del Nord è pronta a effettuare il suo sesto test nucleare in qualsiasi momento al sito di Punggye-ri: è la valutazione del vice ministro della Difesa sudcoreano Suh Choo-suk, illustrata oggi in un'audizione parlamentare dedicata al lancio del missile a medio raggio di martedì deciso da Pyongyang. "C'è la possibilità di ulteriori provocazioni strategiche, comprensive sia di nuovi missili balistici sia del sesto test nucleare", ha aggiunto Suh.

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REPLICA A ONU: Un portavoce del ministero degli Esteri, attraverso la Kcna, ha puntato il dito contro gli Usa osservando che il missile è solo "un assaggio" delle risposte alle manovre congiunte Ulji Freedom Guardian tra Seul e Washington e un significativo preludio contro Guam, "la base di prima linea per l'invasione". La Corea del Nord respinge "con decisione" la condanna del Consiglio di Sicurezza dell'Onu sul missile Hwasong-12 lanciato martedì che "sfacciatamente" non tiene conto del "diritto all'autodifesa di uno Stato sovrano".