Martedì 15 Ottobre 2024

Inchiesta sulla moglie di Pedro Sanchez, nuovo colpo di scena: la procura chiede l’archiviazione

Il premier spagnolo in una lettera alla cittadinanza aveva minacciato le dimissioni. Il fascicolo per presunta corruzione e traffico di influenze era stato aperto dopo la denuncia presentata dal sindacato di destra Manos Limpias

Il premier spagnolo Pedro Sanchez con la moglie Begona Gomez

Il premier spagnolo Pedro Sanchez con la moglie Begona Gomez

Madrid, 25 aprile 2024 – Nuovo colpo di scena nel terremoto politico in Spagna. La procura di Madrid ha chiesto oggi l’archiviazione dell’inchiesta su Begona Gomez, moglie del primo ministro Pedro Sanchez. La notizia compare nel sito di El Pais. Sanchez, quando la notizia era diventata pubblica, aveva cancellato gli impegni pubblici per il resto della settimana e aveva dichiarato di valutare la possibilità di dimettersi, accusando “un’operazione di molestie e bullismo” da parte dei suoi oppositori politici e dei media per la decisione di un tribunale di avviare un’indagine.

Il terremoto politico e la richiesta delle opposizioni

“Siamo tutti molto impegnati affinché la decisione che prenderà lunedì Pedro Sanchez sia quella di continuare a guidare un progetto imprescindibile per questo Paese, di successo economico e sociale”. A cominciare dalla numero 2 del governo spagnolo, la vicepremier Maria Jesus Montero, il governo, il Psoe e i militanti socialisti in rete hanno fatto quadrato attorno al premier dopo lo choc per la ‘lettera alla cittadinanza’ con la quale Sanchez ieri aveva annunciato cinque giorni di riflessione per decidere su eventuali dimissioni chiedendosi “se valga la pena” andare avanti a fronte della “macchina del fango” scatenata contro di lui e la sua famiglia, culminata nell’apertura di un’inchiesta per presunta corruzione e traffico di influenze nei confronti della moglie. L’inchiesta era stata aperta dopo la denuncia presentata dal sindacato di destra Manos Limpias fondata su una serie di articoli giornalistici.

L’ex premier José Rodriguez Zapatero, in un’intervista radiofonica, ha detto di “comprendere molto bene e rispettare il sentimento” che ha portato Sanchez a riflettere sulle dimissioni. E ha fatto appello ai simpatizzanti socialisti “a mobilitarsi” da oggi a lunedì perché “vinca la democrazia degli affetti e si imponga alla democrazia dell’odio”.

Che cosa si sta preparando

Una manifestazione di solidarietà al premier è stata convocata per sabato a Madrid e su Change.org è partita una raccolta di firme con l’appello al presidente del Consiglio a restare alla Moncloa.

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