Venerdì 26 Aprile 2024

Corea del Nord, nuovo lancio di un missile. Trump: "Mosca non sarà contenta"

Tante le condanne a Pyongyang per il nuovo test con un missile balistico, questa volta riuscito: ha volato per più di 700 chilometri per inabissarsi nel Mar del Giappone. Affondano così anche le recenti aperture al dialogo

Nuovo lancio di un missile da parte della Corea del Nord (Afp)

Nuovo lancio di un missile da parte della Corea del Nord (Afp)

Pechino, 14 maggio 2017 - Pioggia di condanne per il nuovo lancio missilistico della Corea del Nord. Il test avrebbe riguardato un missile balistico: è il primo dallo scorso 29 aprile. Questa volta, al contrario delle ultime due, il test ha avuto successo.

Una mossa che affossa tutti i recenti tentativi di apertura al dialogo. La stessa Pyongyang, attraverso Choe Son-hui, direttore generale dell'Ufficio sui rapporti con gli Usa del ministero degli Esteri nordcoreano, aveva affermato che il Paese asiatico era pronto a considerare il dialogo con gli Usa "alle giuste condizioni", con un evidente richiamo all'espressione utilizzata dallo stesso Trump in un'intervista concessa all'agenzia Bloomberg nelle scorse settimane riguardo alla possibilità di incontrare, in futuro, il leader nord-coreano.

Il missile si è staccato da terra alle 5.27, ora locale, nella città di Kusong, a nord di Pyongyang. Secondo le autorità della Corea del Sud che stanno monitorando tutti i test dei 'cugini', l'arma balistica ha viaggiato per più di 700 chilometri prima di cadere nelle acque del Mar del Giappone.

Subito le condanne di Seul, Washington, Tokyo, ma anche Pechino e Mosca hanno chiesto uno stop a Kim Jong-un. 

La Casa Bianca ha definito il nuovo test "l'ultima provocazione" di Pyongyang, utile a "tutti i paesi affinché rafforzino le sanzioni contro la Corea del Nord". Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, "non crede che la Russia sia contenta". E' quanto fa sapere il portavoce: "Con il missile che colpisce un punto così vicino al suolo russo il presidente non riesce a immaginare che la Russia sia contenta". 

La Cina ha condannato e invitato Pyongyang a "contenersi". Pechino, ha affermato il ministero degli Esteri, "è contraria alle violazioni delle risoluzioni del Consiglio di sicurezza dell'Onu messe in atto della Repubblica popolare democratica di Corea e invita tutte le parti a esercitare moderazione". 

Il neo presidente sudcoreano Moon Jae-In, anche lui disposto al dialogo con Kim Jong-Un, si è mostrato risoluto con Pyongyang: "Anche se il dialogo è possibile, dobbiamo mostrare che è possibile solo nel caso in cui la Corea del Nord cambi atteggiamento".

Il primo ministro giapponese, Shinzo Abe, ha definito i ripetuti lanci di missili da parte della Corea del Nord "una grave minaccia per il nostro Paese" e una "chiara violazione delle risoluzioni del Consiglio di Sicurezza dell'Onu". 

Cina e Russia però avvertono subito Trump: serve una soluzione politica sulla Corea del Nord. Lo ha affermato lo stesso il presidente Xi Jinping che ha incontrato il capo del Cremlino Vladimir Putin a margine del "Belt and Road Forum for International Cooperation" in corso a Pechino, iniziativa di sviluppo infrastrutturale Belt and Road di connessione tra Asia ed Europa lanciata dal presidente cinese nel 2013, e a cui partecipano anche funzionari nord-coreani.