Giovedì 25 Aprile 2024

Medio Oriente, sale la tensione. Tre coloni uccisi. A Gerusalemme morti tre palestinesi

Disordini nel giorno di preghiera: tre palestinesi morti e decine di feriti. Divieto d'accesso alla Città Vecchia. In Cisgiordania uccisi tre israeliani, ferito l'assalitore. Abu Mazen congela i rapporti con Isralele

Scontri a Gerusalemme (Afp)

Scontri a Gerusalemme (Afp)

Gerusalemme, 21 luglio 2017  - Tensione massima in Medio Oriente. Tre israeliani sono stati accoltellati a morte in una colonia in Cisgiordania. L'aggressione è avvenuta nella colonia di Halamish (presso Ramallah, Cisgiordania). Le vittime sono due uomini di 60 e 40 anni e una donna di 40 anni. Sul posto c'è un quarto ferito. L'attentatore palestinese è stato neutralizzato. Oggi negli scontri a Gerusalemme, per il diritto a pregare sulla Spianata della Moschee, sono morti 3 palestinesi e 193 sono rimasti feriti. 

L'attentato nell'insediamento di Halamish (Nevè Tzuf), è stato fatto da un 19enne, Omar Ben Abed, penetrato armato di un coltello in una casa situata all'estremità del villaggio e ha massacrato due uomini di 60 e 40 anni e una donna di 40 anni. Un'altra donna che era con loro è stata ferita in modo grave. "La casa sembrava come un macello di animali", ha detto poi uno dei soccorritori. L'attentatore è stato quindi colpito da un vicino di casa, un soldato in licenza, che gli ha sparato da una finestra e lo ha ferito in modo grave. Il palestinese è stato ricoverato in un ospedale israeliano.

Mezz'ora dopo l'attentato sulla pagina Facebook dell'attentatore è comparso il testamento che aveva preparato per tempo. Nel testo, Ben Abed scrive di essere rimasto indignato per la situazione nella moschea al-Aqsa "profanata di continuo" dagli ebrei.

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SPIANATA DELLE MOSCHEE - L'escalation di tensione e violenza a Gerusalemme e nei Territori palestinesi, il venerdì sacro ai musulmani, non sembra arrestarsi. La situazione è degenerata dopo che Israele ha imposto nuove restrizioni all'accesso alla Spianata delle moschee. 

Tre palestinesi uccisi e i centinai sono stati feriti negli scontri scoppiati inizialmente nella Città vecchia di Gerusalemme, dove si trova l'area sacra a islam ed ebraismo. La zona è regolata da un delicatissimo equilibrio tra musulmani ed ebrei, concordato dopo la guerra del 1967, e che se violato può diventare la miccia di violenze esplosive. La gestione del sito religioso è giordana mentre Israele controlla di fatto gli accessi; i musulmani possono pregarvi, gli ebrei possono accedere e non pregare. 

È la stessa miccia che fu accesa nel 2000, con la 'passeggiata' dell'allora leader dell'opposizione israeliana Ariel Sharon. Entrò nella zona dove si trovano la Cupola della roccia e la moschea al-Aqsa, per 'dimostrare' che l'area rientrava sotto la sovranità israeliana. In quattro anni di violenze morirono 3mila palestinesi e mille israeliani. 

Ora i palestinesi temono che l'aumento delle misure di sicurezza sia un nuovo tentativo di Israele di 'impossessarsi' del luogo sacro. Migliaia di fedeli musulmani sono scesi nelle strade a pregare e protestare, rispondendo agli appelli dei loro leader religiosi, dopo che Israele ha imposto le nuove misure a seguito dell'attacco di venerdì scorso, quando tre assalitori arabi-israeliani hanno ucciso due poliziotti a Gerusalemme Est. 

Israele aveva risposto chiudendo sino a domenica l'accesso alla Spianata, riaprendolo dopo aver aggiunto metal detector alle porte d'accesso. 

L'esercito israeliano ha imposto un nuovo limite voluto dal premier Benjamin Netanyahu, dopo una riunione del governo di sicurezza, ammettendo al luogo sacro solo gli uomini con più di 50 anni e le donne. 

La risposta palestinese è stata l'afflusso in massa di fedeli che hanno steso a terra i loro tappeti nelle strade della Città vecchia. Le proteste sono scoppiate in vari punti, non solo a Gerusalemme, ma anche in Cisgiordania e nella Striscia di Gaza. 

Almeno tre i morti tra i dimostranti, ha fatto sapere il ministero della Salute palestinese, mentre la Mezzaluna rossa ha dato notizia di circa 391 feriti. Un 17enne è stato ucciso da un colono israeliano nel quartiere Ras al-Amoud a Gerusalemme Est, un 18enne è morto in ospedale per le ferite riportate negli scontri nel quartiere al-Tur, e un 17enne è morto a Ramallah, colpito al petto da spari dei soldati.   

ABU MAZEN CONGELA RAPPORTI CON ISRAELE - Di conseguenza il presidente palestinese, Abu Mazen, ha chiesto alle Nazioni unite di "intervenire con urgenza" e imporre a Israele di rimuovere i metal detector. Abu Mazen ha detto di voler congelare i contatti con il governo di Israele a causa della disputa sulle nuove misure di sicurezza per l'accesso alla Spianata delle Moschee.