Venerdì 26 Aprile 2024

Petrolio, accordo tra Arabia Saudita e Iran: "Produzione giù". E il greggio sale

Dopo l'exploit di ieri sera a New York, conserva il rialzo anche sui mercati europei

Petrolio, accordo tra i Paesi dell'Opec (Ansa)

Petrolio, accordo tra i Paesi dell'Opec (Ansa)

Roma, 29 settembre 2016 - Trovato l'accordo all'interno dell'Opec per il taglio della produzione di petrolio. L'intesa è stata raggiunta ieri sera dopo che Arabia Saudita e Iran hanno raggiunto un punto di equilibrio tra le rispettive posizioni.  L'annuncio del taglio ha portato immediatamente a un aumento del prezzo del greggio che, all'avvio dei mercati europei, si manteneva sopra la soglia dei 47 dollari a barile. Wall Street ieri ha reagito subito all'accordo, con un forte rialzo del prezzo al barile fatto segnare ieri sera a New York.  Il greggio Wti con consegna a novembre viene scambiato a 47,16 dollari al barile con un ulteriore guadagno dello 0,11% rispetto alla serata di ieri quando era balzato del 6%. Avanza anche il Brent del mare del Nord a 48,72 dollari (+3 centesimi). Secondo gli analisti, la ripresa del greggio sarà graduale. 

L'INTESA - La partita era tesa, soprattutto tra Arabia Saudita e Iran, i due 'avversari' del tavolo. Teheran infatti rivendicava un progressivo recupero delle quote di mercato dopo la fine delle sanzioni.  Già nel pomeriggio di ieri circolavano indiscrezioni sul raggiungimento di un'intesa al vertice informale di Algeri per tagliare la produzione e sostenere i corsi del greggio. In chiusura a New York, il Brent è schizzato a 49 dollari al barile mentre il Wti è tornato in area 47 dollari con un recupero di oltre 2,20 dollari.  Nel pomeriggio l'agenzia iraniana Shana aveva riferito che il ministro del  petrolio dell'Iran, Bijan Zanganeh aveva confermato la mediazione in corso tra Tehran e Arabia  Saudita sottolineando che "stiamo lavorando per avvicinare le posizioni", confermando che l'obiettivo iraniano è di tornare ai livelli produttivi precedenti le sanzioni e cioé 4 milioni di barili al giorno.  Si tratta della prima intesa per calmierare la produzione e sostenere i prezzi tra i paesi Opec dopo ben otto anni. 4 milioni di barili al giorno.  Si tratta della prima intesa per calmierare la produzione e sostenere i prezzi tra i paesi Opec dopo ben otto anni.

PIAZZA AFFARI - L'accordo tra i paesi Opec per una riduzione si riflette positivamente sui titoli del settore. All'ora di pranzo Eni saliva del 4,3%, Saipem +6,9%, Tenaris +6,2%.  Bene anche gli  altri energetici con A2A +2,6%, Enel +1,4%, Snam +1,1%.

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