Venerdì 26 Aprile 2024

Fincantieri, niente intesa su Stx. Battaglia navale Italia-Francia

Gli storici cantieri di navi da crociera e portaerei terreno di scontro tra i due governi. Parigi: "Pronti a esercitare il diritto di prelazione". Calenda: "Senza condizioni salta tutto"

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Trieste, 26 luglio 2017 - Tensione tra Roma e Parigi per il controllo degli storici cantieri Stx di Saint-Nazaire (i più importanti della Francia), di cui Fincantieri ha acquisito all'asta il 66,66% presentando l'unica offerta degna di aggiudicazione. L'accordo che il colosso navalmeccanico italiano aveva raggiunto con l'ex presidente Hollande per l'assetto societario della stessa Stx (che prevedeva la maggioranza assoluta in mani italiane, fra Fincantieri e Fondazione CrTrieste) è stato messo in discussione da Macron, che ha chiesto di ridiscuterlo. 

La Francia ha sottoscritto precise condizioni per l'acquisizione dei cantieri Stx da parte di Fincantieri e "l'Italia non ha nessuna intenzione di andare avanti se queste condizioni non ci sono", ha detto il ministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda, che poi intervistato al Tg1 rincara la dose: "Dalla nostra posizione non ci muoviamo per ragioni di merito, ma anche di dignità e orgoglio nazionale. Fincantieri ha un piano serio per Stx ed è disponibile a lavorare con il governo francese, ma ultimatum che cambiano l'accordo preso, francamente, non ne accettiamo. 

Frasi che confermano quindi le dichiarazioni dell'amministratore delegato di Fincantieri, Giuseppe Bono, il quale ha annunciato la non disponibilità del suo gruppo di perfezionare l'acquisizione di Stx in assenza delle condizioni pattuite con il precedente governo francese.

Il nuovo capo dell'Eliseo, infatti, ha rilanciato chiedendo un controllo paritario al 50% di Stx, proponendo in tal caso di allargare la collaborazione anche sul lato militare della cantieristica. "La pazienza è finita", ha dichiarato Bono, nella conference call cogli analisti. "Siamo italiani ed europei ma non possiamo essere trattati meno dei coreani. Non abbiamo bisogno di Stx a tutti i costi", ha proseguito l'ad, ricordando che "abbiamo avuto un lungo periodo di negoziazione". "Non abbiamo bisogno di Stx, abbiamo un ottimo portafoglio ordini. Negli ultimi anni abbiamo consegnato 50 navi da crociere, mentre Stx, che nel frattempo ha cambiato tre volte proprietà, solo 12", ha aggiunto il manager come per rimarcare che il gruppo italiano può garantire ai francesi solidità e prosperità. Bono ha provato a riportare la questione sul piano dell'azienda, non delle diplomazie, rimarcando che l'acquisizione di Stx France è per Fincantieri "un obiettivo industriale e non politico". 

Ieri il ministro dell'economia francese, Bruno Le Maire, davanti alla Commissione degli affari economici del Senato, è venuto allo scoperto. "Aspettiamo la risposta del governo italiano", sulla proposta di un'azionariato diviso a metà fra Italia e Francia. In caso di esito negativo - è stata la sua conclusione - tutto si deciderà "entro la fine di questa settimana". Oggi però ha mostrato i muscoli, minacciando che se l'Italia non accetterà l'offerta "lo stato francese eserciterà il suo diritto di prelazione" (con il quale nazionalizzare Saint Nazaire, ndr) per riaprire il dossier. 

La risposta del governo italiano non si è fatta attendere. "Su Stx siamo stati chiari fin dal principio. Il precedente Governo francese ha chiesto a Fincantieri di interessarsi, e Fincantieri lo ha fatto con un progetto industriale solido che ha alcune condizioni fondamentali", ha replicato il ministro Calenda. E ha avvertito: "Queste condizioni sono conosciute dal Governo francese, dal precedente che ha firmato un accordo e dall'attuale: non abbiamo nessuna intenzione di andare avanti se queste condizioni non ci sono".

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