Mercoledì 24 Aprile 2024

Istat, cala la disoccupazione giovanile. "Ai minimi dal 2012"

A ottobre gli under 35 senza impiego giù al 36,4%. Ma nello stesso mese calano anche gli occupati: -30mila rispetto a settembre

Lavoro, cala la disoccupazione tra i giovani (Newpress)

Lavoro, cala la disoccupazione tra i giovani (Newpress)

Roma, 1 dicembre 2016 - Buone notizie sul fronte lavoro in Italia: a ottobre è sceso il numero dei disoccupati, soprattutto tra i giovani. Di contro diminuiscono anche gli occupati, dato che però cresce su base annua. E' questa l'ultima fotografia scattata dall'Istat sul mercato del lavoro del nostro Paese. A ottobre, dice l'Istituto di statistica, il tasso di disoccupazione è sceso all'11,6%, con un calo di 0,1 punti percentuali su base mensile. Il numero dei disoccupati si attesta così a 2 milioni 989mila, tornando sotto la soglia dei tre milioni. Più incisivo il calo del tasso di disoccupazione dei giovani tra i 15 e i 24 anni, che è pari al 36,4%, in discesa di 0,4 punti percentuali rispetto al mese precedente. Si tratta del valore più basso dallo stesso mese del 2012, ovvero da quattro anni.

Se cala la disoccupazione a ottobre cala però anche il tasso di occupazione: la stima degli occupati, spiega l'Istat scende dello 0,1, pari a 30mila unità in meno rispetto a settembre. Andamento che si spiega con il rialzo dell'inattività, al 35,1%, in crescita di 0,2 punti a livello congiunturale. L'occupazione cresce comunque su base annua, continua l'Istituto di statistica, con gli occupati che aumentano dello 0,8% su ottobre 2015, percentuale che corrisponde a 174mila unità in più.

MENO POSTI FISSI - "Il calo dell'occupazione nel mese di ottobre è determinato dai lavoratori dipendenti permanenti (-0,3%, pari a -39 mila)", i cosiddetti 'posti fissI', spiega l'Istat. Si tratta "del secondo mese di calo, dopo una crescita che proseguiva ininterrottamente da sei mesi (+1,0%, pari a +115 mila tra febbraio e agosto)". Di contro a ottobre aumentano i lavoratori a termine (+0,3%, pari a +7 mila), con gli indipendenti, ovvero gli 'autonomi', che restano stabili. Andamanto contrario se si guarda al dato su base annuale: si conferma la "forte crescita" degli occupati dipendenti (+1,1%, pari a +194 mila), che si manifesta sia per la componente maschile sia per quella femminile, concentrandosi principalmente tra gli over 50 (+376 mila), mentre diminuiscono gli indipendenti (-0,4%, pari a -20 mila), rileva sempre l'Istituto di statistica. La crescita dei dipendenti, sottolinea l' Istat, "riguarda soprattutto i permanenti (+1,2%, pari a +178 mila) ma anche quelli a termine (+0,6%, pari a +16 mila)".

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