Giovedì 25 Aprile 2024

La Danimarca rivendica il Polo Nord. Inoltrata richiesta all'Onu

Copenaghen pronta a sfidare Russia, Canada, Stati Uniti e Norvegia. L'artico racchiude il 30% delle risorse di gas naturale e il 15% del petrolio della Terra

Orso polare in una foto Ansa

Orso polare in una foto Ansa

New York, 16 dicembre 2014 - Babbo Natale avrà il passaporto danese? Potrebbe essere, visto che la Danimarca è diventato il primo Paese del mondo ad avanzare formalmente pretese sul Polo Nord e sulle immense risorse di energia che si nascondono sotto i suoi ghiacci. 

Il ministro degli esteri Martin Lidegard, tramite la rappresentanza permanente di Copenaghen all'Onu, ha consegnato la rivendicazione su circa 900 mila chilometri quadrati di territorio a nord della Groenlandia. "Ci vorranno anni prima che la disputa sarà risolta ma per la Danimarca questo è un momento storico", ha detto Lidegaard. 

L'Artico, gran parte del quale è finora in territorio neutrale, racchiude il 30% delle risorse di gas naturale e il 15% del petrolio della Terra secondo le stime del Servizio Geologico degli Stati Uniti. La richiesta danese si basa su uno studio secondo cui la cresta Lomonosov, una catena sottomarina di 1.800 chilometri lungo cui si trova il Polo, appartiene geologicamente alla Groenlandia, un territorio semiautonomo della Danimarca. Una tesi che rischia di aprire un contezioso con altri Paesi interessati allo sfruttamento delle risorse dell'Artico tra cui Russia, Canada, Stati Uniti e Norvegia.

Oltre alle ricchezze naturali, il controllo della regione consentirebbe alla nazione a cui fosse attribuito di esercitare pretese sulla 'Northern Sea Route', la rotta navale particolarmente ambita via via che i ghiacci del Polo si sciolgono per il global warming.