Venerdì 26 Aprile 2024

Torino, donna si dà fuoco davanti all'Inps. E' grave

Gesto di disperazione di una 46enne: era senza lavoro e non era ancora riuscita ad avere l'assegno di disoccupazione

Torino, donna si dà fuoco davanti all'Inps (Ansa)

Torino, donna si dà fuoco davanti all'Inps (Ansa)

Torino, 27 giugno 2017 - Una disoccupata di 46 anni si è data fuoco, intorno alle 12, davanti agli sportelli dell'ufficio Inps di corso Giulio Cesare a Torino. Le fiamme le hanno procurato ustioni sul 70% del corpo. Trasportata all'ospedale San Giovanni Bosco, è stata intubata per essere trasferita al centro grandi ustionati del Cto.

Secondo le prime informazioni, la donna - che fino a gennaio era impiegata in un'azienda multiservizi di Settimo Torinese - era disperata perché non trovava lavoro e non era ancora riuscita ad ottenere l'assegno di disoccupazione. Giunta davanti allo sportello ha tirato fuori una bottiglietta di liquido infiammabile (probabilmente alcol), cospargendosi volto, torace e braccia, quindi ha innescato le fiamme.

Drammatico il racconto dei dipendenti dell'ufficio Inps, i primi a soccorrerla con gli estintori. "Si è data fuoco qui, in mezzo alle persone che aspettavano il loro turno agli sportelli. Aveva il volto avvolto dalle fiamme, è stato terribile". 

I SINDACATI - "Non solo le misure di protezione sociale sono state ridotte, ma le procedure - che rendono le persone un asettico numero di pratica - le lentezze burocratiche e la diminuzione del personale dell'Inps possono lasciare senza soldi, per mesi, coloro che ne hanno diritto". Lo afferma la Cgil di Torino commentando il "grave gesto" della donna. "La signora si era rivolta il 24 gennaio al patronato Inca della Cgil, e solo il 12 giugno l' Inps ha accolto la sua domanda, senza però - ad oggi - avere ancora liquidato quanto dovuto - sostiene il sindacato -. Non solo è stata licenziata, ma è stata anche costretta ad avviare una causa per recuperare il pagamento di stipendi arretrati e del Tfr". "Invece di grandi proclami sulla riorganizzazione dell' Inps - aggiunge la Cgil di Torino - sarebbe necessario dedicare tempo, risorse e persone, per rispondere alle necessità - in questo caso di sopravvivenza - di chi è in difficoltà, smettendola con i tagli al personale ed alle sedi. La Cgil continua la sua battaglia contro la precarietà sul lavoro, per il rispetto dei diritti e della dignità di ogni lavoratore, per una riforma degli ammortizzatori sociali che sia in grado di dare risposte concrete nella situazione di crisi che stiamo attraversando".