Giovedì 25 Aprile 2024

Terremoto: i milioni degli sms destinati a scuole, sedi comunali e aree commerciali

Verbale della Regione chiarisce che i sindaci sapevano tutto da luglio

Terremoto nel Centro Italia

Terremoto nel Centro Italia

Roma, 26 settembre 2017 - Per il sindaco di Amatrice Sergio Pirozzi «una cosa tecnicamente giusta ma sbagliata moralmente». Per il procuratore di Rieti Giuseppe Saieva «una bolla di sapone». In mezzo un fiume di reazioni politiche. Terremoto e donazioni: la destinazione dei 33 milioni arrivati con gli sms – escluse Amatrice e Accumoli, cosa nota da luglio – prende la strada tutta politica delle accuse incrociate. La Regione Lazio passa alla carica. Pirozzi, che oggi attacca, non c’era il 5 luglio quando si riunì il comitato per la ricostruzione. E non c’era Stefano Petrucci, primo cittadino di Accumoli. Quel giorno – si legge nel verbale poi recapitato anche agli assenti – si parlò dei 3,9 milioni destinati al Lazio dalla raccolta nazionale. «Ai fini dell’ammissione a finanziamento delle opere – c’è scritto – è stato individuato quale criterio base quello di includere gli enti cui non fosse stato già assegnato il finanziamento per la ricostruzione delle scuole».

In altre parole: le donazioni degli sms hanno escluso Accumoli e Amatrice – sostiene la Regione – in quanto centri coperti interamente da altri fondi. Il Comune di Pirozzi, nei conti del Lazio, si è visto assegnare il 53% dei finanziamenti destinati alla ricostruzione pubblica, 59 milioni su 112. Numeri che non sorprendono, parliamo della città simbolo della distruzione. La voce più significativa riguarda i beni culturali, più di 30 milioni su 35; subito dopo si piazzano le scuole con 19 milioni, cifra che comprende anche i fondi per il Centro di formazione professionale, 7,5 (il totale in Regione è di 49 milioni). Infine le opere pubbliche, con 9 milioni e mezzo su 28,5.

Domanda: perché Pirozzi – che ieri è stato sentito da Saieva come persona informata sui fatti – non s’è lamentato allora? «Loro lo sanno che Amatrice è distrutta, che gli devo dire – ribatte il sindaco –. Alle riunioni c’è andato sempre il delegato mio. Io l’avevo detto il 28 di luglio alla radio che ad Amatrice non era arrivato un euro delle donazioni. Senza la generosità della gente sarei ancora in braccio a Cristo. Sono partiti i lavori della scuola, sei milioni li copre la Ferrari. Hanno fatto i centri commerciali ma i ristoranti li hanno finanziati gli italiani. Il Palazzetto me l’ha rimesso a posto il Coni con un’associazione locale, ‘Amatrice siamo noi’. Il campo sportivo me lo rifa la Lega di serie A. Per l’ospedale la Merkel dà sei milioni». Insiste su Collevecchio, comune fuori dal cratere, eppure ha avuto i fondi degli sms.

Il sindaco Federico Vittori, Pd, premette: «Non voglio alimentare polemiche ma se Pirozzi mi avesse parlato prima... Da me sono inagibili il Comune, le medie, due chiese. Oggi i ragazzi fanno lezione in palestra». Dagli sms avrà più di un milione per ricostruire la scuola. Stefano Petrucci da Accumoli insiste: «Hanno fatto un errore, i fondi degli sms dovevano essere destinati direttamente ai Comuni. La volontà degli italiani era chiara». Saieva si prepara agli accertamenti, «vediamo se emerge qualcosa. La rilevanza del caso è solo politica. Non c’è una circonvenzione dei donatori. Aspetto la documentazione della Protezione civile, forse vedrò il capo Borrelli. L’unica cosa che posso indagare sono atti amministrativi».