Lunedì 29 Aprile 2024

Stefano Cucchi, chiesto il processo per 5 carabinieri

Per tre militari l'accusa è di omicidio preterintenzionale, agli altri due sono contestati i reati di calunnia e falso

Stefano Cucchi (Ansa)

Stefano Cucchi (Ansa)

Roma, 17 gennaio 2017 - Nuova tappa sul caso di Stefano Cucchi. La procura di Roma ha chiesto il rinvio a giudizio dei cinque carabinieri coinvolti nell'inchiesta-bis sulla morte del ragazzo romano, avvenuta il 22 ottobre 2009 nell'ospedale Sandro Pertini. Per i tre militari che arrestarono il geometra il 15 ottobre precedente, e ritenuti autori del pestaggio, l'accusa è di omicidio preterintenzionale. Ad altri due carabinieri i reati sono di calunnia e di falso.

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LA VICENDA - Stefano Cucchi, geometra, morì a 32 anni, sei giorni dopo essere finito in manette per possesso di droga. Alessio Di Bernardo, Raffaele D'Alessandro e Francesco Tedesco (già in servizio presso il Comando Stazione di via Appia) devono rispondere di omicidio preterintenzionale (aggravato dall'aver commesso il fatto con abuso dei poteri e con violazione dei doveri inerenti alle funzioni di ufficiali di polizia giudiziaria) per aver pestato Cucchi, il giorno del suo arresto, "con schiaffi, calci e pugni", provocandogli una "rovinosa caduta con impatto al suolo della regione sacrale" e lesioni guaribili in almeno 180 giorni e in parte esiti permanenti, che, "unitamente alla condotta omissiva dei sanitari che avevano in cura Cucchi al Pertini", poi hanno portato alla morte di Stefano.