Lunedì 20 Maggio 2024

Taglio delle firme, nessuna modifica . Palazzo Chigi boccia la richiesta di Rizzo

Palazzo Chigi respinge la richiesta di ridurre le firme per presentare il simbolo alle Europee. Partiti minori criticano la proposta, definendola "norma ad personam".

Taglio delle firme, nessuna modifica . Palazzo Chigi boccia la richiesta di Rizzo

Taglio delle firme, nessuna modifica . Palazzo Chigi boccia la richiesta di Rizzo

Alla fine è arrivato il no da Palazzo Chigi. Il coordinatore di Democrazia sovrana e popolare, Marco Rizzo (foto), ha incontrato nella giornata di lunedì il sottosegretario per l’Attuazione del programma di governo Giovanbattista Fazzolari e lo staff della presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Al centro dell’incontro la richiesta di ridurre a un quarto le 150.000 firme necessarie per la presentazione del proprio simbolo alle Europee. "Stiamo parlando di una cifra ingente, 37.500 firme autenticate, registrate con sottoscrizione in tutta Italia", aveva spiegato Rizzo stesso. La cifra sarebbe stata comunque superiore rispetto a quella richiesta nelle ultime poltiche, 36.000, ed è necessaria per ogni lista che non ha già qualcuno di eletto al Parlamento nazionale o Ue.

Dopo l’incontro una serie di partiti minori si sono sollevati contro la proposta. In prima linea il leader di Sud chiama Nord, Cateno De Luca, che l’ha definita "norma ‘ad personam’ a discapito di tutti gli altri partiti, creando un precedente gravissimo per un Paese che si definisce democratico".

Ieri è infine arrivata la smentita da parte di Palazzo Chigi: "Nei confronti della richiesta, c’è stata la ferma contrarietà di altre formazioni politiche minori e per di più con accuse da più parti al governo di voler varare un provvedimento per qualche astruso secondo fine. Pertanto, l’esecutivo ha valutato opportuno non accogliere la richiesta". Tra chi ce l’ha fatta a raccogliere le firme per le liste c’è Michele Santoro con Pace Terra Dignità.