Sabato 27 Aprile 2024

'Ndrangheta, 14 arresti per usura. C'è anche il calciatore Modesto

L'accusa: organizzazione criminale che elargiva prestiti con tassi d'interesse fino al 30% mensile

Il calciatore Francesco Modesto (Alive)

Il calciatore Francesco Modesto (Alive)

Cosenza, 30 agosto 2016 - Operazione anti-usura ed estorsione in Calabria. I carabinieri del Ros e del Comando provinciale di Cosenza hanno arrestato 14 persone, accusate di appartenere a un'organizzazione criminale emanazione delle cosche dei Cicero-Lanzino e Rango-Zingari, egemoni nella città di Cosenza. 

Dalle indagini è emerso che gli arrestati, utilizzando i capitali della 'ndrangheta, elargivano prestiti con l'imposizione di tassi d'interesse fino al 30% mensile a imprenditori in difficoltà, soprattutto del settore edile. E' stato accertato come il recupero dei crediti erogati ed il rispetto degli accordi usurari venissero garantiti anche con il ricorso a violenze e minacce. 

Tra gli arrestati c'è anche il calciatore Francesco Modesto, 34 anni, originario di Crotone. Modesto, attulamente svincolato, ha militato in diverse squadre di calcio, anche in serie A e B, tra cui il Palermo, il Genoa, la Reggina, l'Ascoli, il Parma, il Bologna e il Crotone. Il suo nome è stato fatto dal pentito Calabrese Violetta, che asserisce che il giocatore avrebbe messo denaro liquido a disposizione dei clan mafiosi, perché fosse prestato a usura. E questo tramite il suocero, Luisiano Castiglia detto 'Mimmo', elemento di spicco della cosca Lanzino-Cicero. Nel capo d'imputazione che ha portato all'arresto di Modesto, è spiegato che il calciatore, a parziale estinzione del debito usurario contratto da un imprenditore cosentino, avrebbe usufruito di lavori edili gratuiti per realizzare la sua casa di Cosenza dove risiede. 

Dalle indagini è emerso anche il coinvolgimento di uno degli indagati nel tentato omicidio di Sandro Calabrese Violetta, fratello del collaboratore di giustizia.