Giovedì 2 Maggio 2024

E' morto Tullio De Mauro, linguista ed ex ministro

Aveva 84 anni, è stato docente universitario molto apprezzato e per un anno anche ministro

Tullio De Mauro

Tullio De Mauro

Roma, 5 gennaio 2017 - Lutto il mondo della cultura: è morto a 84 anni Tullio De Mauro, uno dei linguisti più famosi e apprezzati in Italia. A riportare per prima la notizia è la rivista Internazionale, diretta dal figlio Giovanni.  Tullio De Mauro è stato docente universitario e ha curato il Grande dizionario italiano dell’uso e della Storia linguistica dell’Italia unit. Dal 2000 al 2001 è stato ministro della pubblica istruzione nel Governo di Giuliano Amato. De Mauro era anche presidente della Fondazione Bellonci, che organizza il premio Strega.

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Tra le prime reazioni alla notizia della morte di De Mauro, quella di Paolo Gentiloni: "Ricordo Tullio De Mauro maestro appassionato per quanti amano la scuola, la ricerca e la lingua italiana", ha twittato il premier.

"La scomparsa di Tullio De Mauro - dichiara il ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, Dario Franceschini - priva il Paese di un insigne linguista, un uomo di profonda cultura capace di trasmettere con passione sapere e conoscenza, una vivace intelligenza che ho avuto modo di apprezzare negli anni di comune lavoro con il Premio Strega della Fondazione Bellonci".

Interviene anche l'ex ministro dell'Istruzione Stefania Giannini: "Il suo dizionario è nelle case degli italiani, il suo insegnamento nella memoria di tanti ricercatori. 'Non omnis moriar', Tullio De Mauro". L'attuale ministro dell'istruzione Valeria Fedeli twitta: "Il mio addio a Tullio De Mauro è un grazie. Per quanto ha fatto per la lingua e la cultura italiana, per la sua passione civile". E sempre su Twitter il ricordo di Francesca Puglisi, senatrice Pd: "De Mauro ci lascia in eredità il suo impegno civile contro l'analfabetismo di ritorno e il miglioramento della scuola. Sapere per essere liberi".

Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, dice che "la notizia della morte di Tullio De Mauro è un lutto che colpisce tutta la nostra comunità: mi addolora e desidero esprimere tutta la mia vicinanza ai familiari, agli amici, ai tanti allievi che si sono arricchiti del suo prezioso insegnamento". "De Mauro - aggiunge - è stato un intellettuale appassionato, un fine studioso, un italiano che non ha esitato, quando gli è stato richiesto, di mettere la propria esperienza e le proprie capacità a servizio delle istituzioni della Repubblica".  "Eminente italianista - dice ancora -, nello studio della lingua è stato un maestro, un autentico caposcuola. Le sue ricerche hanno segnato traguardi importanti per la cultura del nostro Paese e sono diventati punti di partenza per ulteriori riflessioni". 

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La presidente del servizio pubblico, Monica Maggioni, assicura che la Rai proseguirà nel compito di promuovere la diffusione della lingua italiana che Tullio De Mauro ha lasciato. "Lo ricordo come un uomo sensibile, un grande intellettuale, un punto di riferimento - dice Maggioni - nella vita culturale italiana, uno dei maggiori studiosi della lingua italiana. Nella sua 'Storia linguistica dell'Italia unita', che racconta come è nata e come si è evoluta la nostra lingua, ha ricostruito precisamente anche il ruolo fondamentale che avuto la televisione italiana e quindi la Rai nel processo di alfabetizzazione degli italiani". Maggioni ricorda che De Mauro è stato a lungo collaboratore della Rai, e oggi l'azienda "ha il dovere di sostenere" quel compito di promozione della lingua italiana "anche attraverso tutte le piattaforme che le nuove tecnologie offrono per includere e unire il Paese in una comunità solidale e coesa, vera missione del servizio pubblico".

LA CAMERA ARDENTE - La camera ardente di Tullio De Mauro sarà aperta domani dalle 11 alle 18 nell'aula 1 della facoltà di Lettere dell'Università La Sapienza di Roma, precisano fonti della famiglia del linguista, sottolineando che la commemorazione si terrà invece nella giornata di sabato 7 gennaio, alle 10.30, sempre nell'aula 1 di Lettere.

In una delle ultime interviste, De Mauro lanciava l'allarme sul livello dell'alfabetizzazione in Italia: