Giovedì 16 Maggio 2024

Tullio De Mauro: professore, linguista, ex ministro

Il mondo della cultura perde uno dei suoi rappresentanti più illustri

Tullio De Mauro (foto Ansa)

Tullio De Mauro (foto Ansa)

Roma, 5 gennaio 2017 - Il mondo della cultura perde uno dei suoi rappresentanti più illustri: è morto a 84 anni Tullio De Mauro (FOTO), uno dei linguisti più famosi e apprezzati in Italia, che ha lottato tutta la vita contro l'analfabetismo, specie quello cosiddetto 'di ritorno'. Ministro della Pubblica istruzione nel Governo Amato dal 25 aprile 2000 all'11 giugno 2001 e docente universitario autore del Grande dizionario italiano dell’uso e della Storia linguistica dell’Italia unita, De Mauro era anche presidente della Fondazione Bellonci, che organizza il premio Strega. Nella sua vita ha dovuto convivere anche con il dolore per la morte del fratello Mauro, giornalista de l'Ora di Palermo rapito e ucciso dalla mafia nel settembre 1970, ucciso perché aveva scoperto scomode verità sul legame tra consorterie criminali e politica.

LA VITA - Tullio De Mauro è nato a Torre Annunziata il 31 marzo 1932. Il padre Oscar, chimico, apparteneva a una famiglia di medici e farmacisti, stabilita a Foggia. La madre Clementina Rispoli, insegnante di matematica, era di famiglia napoletana. De Mauro è stato sposato dal 1963 al 1989 con Annamaria Cassese, con cui ha avuto i figli Giovanni (1965) e Sabina (1966), e dal 1998 era sposato con Silvana Ferreri.

De Mauro, che ha frequentato il liceo classico statale 'Giulio Cesare' di Roma e si è laureato in Lettere classiche sempre a Roma nel 1956, ha insegnato nelle università di Napoli, Chieti, Palermo e Salerno. E' stato docente di Filosofia del linguaggio e ordinario di Linguistica generale alla Sapienza di Roma. Nel 1966 è stato tra i fondatori della Società di linguistica italiana, di cui è stato anche presidente (1969-73). È stato consigliere della Regione Lazio (1975-80), membro del Consiglio di amministrazione dell'università di Roma (1981-85), delegato per la didattica del rettore (1986-88) e presidente dell'Istituzione biblioteche e centri culturali di Roma (1996-97). Dal 2000 al 2001 è stato ministro della Pubblica Istruzione nel governo Amato. 

Tullio De Mauro è stato anche giornalista. Ha collaborato per anni con giornali e settimanali quali Il Mondo, Paese Sera, L'Espresso e saltuariamente con L'Unità, La Stampa, La Repubblica, Il manifesto, Il Sole-24 Ore, Il Mattino. Ha collaborato anche con Internazionale il cui direttore è il figlio Giovanni. Tra il 1960 e il 1973 ha collaborato a trasmissioni radiofoniche e televisive Rai, con cui riprese a collaborare nel periodo 1997-2000. Dal 1978 ha collaborato a cicli di trasmissioni radio e televisive della Rtsi (Radiotelevisione della Svizzera Italiana).

I PREMI - Nel 2001 è stato nominato dal Presidente della Repubblica Cavaliere di Gran Croce al Merito della Repubblica Italiana. Per l'insieme delle sue attività di ricerca, l'accademia nazionale dei Lincei gli ha attribuito nel 2006 il premio della Presidenza della Repubblica. Diverse le lauree 'honoris causa' ricevute: nel 1999 è stato nominato 'doctor philosophiae et litterarum honoris causa' dall'Università Cattolica di Lovanio; nel 2005 'doctor honoris causa' dall'Ens (Ecole Normale Superieure); l'1 aprile 2008 'doctor honoris causa' in Lettere dalla Waseda University di Tokyo; il 27 febbraio 2009 'doctor honoris causa' dall'Università di Bucarest. L'ultima laurea honoris causa gli è stata conferita il 10 novembre 2010 dalla Sorbonne Nouvelle.

LE OPERE - Autore di un'importante traduzione commentata del 'Cours de linguistique générale' di de Saussure (1967), tra le opere più importanti di De Mauro vanno citati la Storia linguistica dell'Italia unita (1963) e Il grande dizionario italiano dell'uso. E ancora - come ricorda la Treccani sul suo sito - Guida all'uso delle parole, Minisemantica dei linguaggi non-verbali e delle lingue, Ai margini del linguaggio, Lessico di frequenza dell'italiano parlato, Capire le parole, Idee per il governo: la scuola, Linguistica elementare, successivamente ha pubblicato Prima lezione sul linguaggio, La fabbrica delle parole, Parole di giorni lontani, Lezioni di linguistica teorica, In principio c'era la parola?, Parole di giorni un pò meno lontani, La lingua batte dove il dente duole (con Camilleri) e In Europa son già 103, Troppe lingue per una democrazia? Ha anche curato il Daic, dizionario avanzato dell'italiano corrente (1997), il Dizionario della lingua italiana (2000), il Dizionario etimologico (con M. Mancini, 2000) e il Dizionario delle parole straniere nella lingua italiana (con M. Mancini, 2001).