Il San Raffaele di Milano, dove è stato ricoverato Berlusconi (Lapresse)
Roma, 7 giugno 2016 - Lo scompenso cardiaco di cui soffre il leader azzurro Silvio Berlusconi è un problema di salute che lo accomuna a 600 mila italiani, soprattutto over 65 anni. E' tanto comune che rappresenta la prima causa di ricovero, negli ospedali, per i pazienti di quell'età. Tra il 10 e il 12% degli anziani soffre di scompenso cardiaco. Ma ecco quali sono le caratteristiche della malattia, spiegate da Michele Gulizia, presidente dell'Anmco (l'associazione che riunisce i cardiologi ospedalieri): "Lo scompenso è una patologia legata a una insufficiente contrazione del cuore. Si diventa scompensati dopo un infarto per occlusione di una coronaria che fa morire una parte del muscolo cardiaco che diventa meno capace di mandare il circolo il sangue di cui c'è bisogno".
Altra categoria a rischio è quella dei pazienti con fibrillazione atriale, soprattutto quando è permanente. "Berlusconi mise un pacemaker (si parlava proprio di problemi di fibrillazione) - ricorda Gulizia - nel 2006". Berlusconi si sottopose all'intervento negli Stati Uniti. Lo scorso anno, a dicembre, il pacemaker fu sostituito in un intervento definito di routine, sempre al San Raffaele di Milano. Altri campanelli d'allarme che possono portare allo scompenso cardiaco sono diabete e ipertensione. Esiste una cura, fondamentale è la terapia con i farmaci, ai quali si aggiungono i diuretici per eliminate i liquidi che si creano a causa di questa insufficienza, che in fase acuta ha una mortalità che può arrivare al 40%. I sintomi sono diversi: si va dalla incapacità di svolgere azioni fino alla sensazione di mancanza di aria (dispnea), palpitazioni ma anche pallore.