Torino, "Appendino indagata per piazza San Carlo". Il Comune smentisce

La sindaca sarebbe iscritta nel registro per lesioni. Il suo portavoce: "Non ha ricevuto alcun avviso di garanzia"

Chiara Appendino, sindaca di Torino (Ansa)

Chiara Appendino, sindaca di Torino (Ansa)

Torino, 28 giugno 2017 - Ci sarebbe anche la sindaca Chiara Appendino per i fatti accaduti a Torino la sera del 3 giugno scorso in piazza San Carlo durante la finale di Champions League tra Juventus e Real Madrid. Lo scrivono diversi giornali, come La Repubblica, La Stampa e il Corriere della Sera. Dal Comune non arrivano conferme, ma al contrario una secca smentita. "Non abbiamo ricevuto nulla, nessuna comunicazione dalla procura. Smentiamo categoricamente", dichiara il portavoce della sindaca, Luca Pasquaretta. Interpellato in merito, il procuratore Antonio Spataro ha risposto: "Non confermo né smentisco".

La prima cittadina sarebbe stata iscritta nel registro degli indagati per lesioni come "atto d'ufficio" in seguito alle denunce degli stessi feriti nella finale di Champions. Alcune contengono la richiesta di avviare indagini proprio per accertare le eventuali responsabilità del sindaco, del questore e del prefetto.

Al momento sicuramente sono indagati Maurizio Montagnese e Danilo Bessone, rispettivamente presidente e dirigente di Turismo Torino (la municipalizzata incaricata da Palazzo civico di organizzare l'evento, ndr). La Procura della Mole ha aperto un fascicolo per omicidio colposo e lesioni personali plurime, anche gravissime. In seguito a un falso allarme durante il match, rimasero ferite 1.526 persone, fra cui la 38enne Erika Pioletti, schiacciata dalla folla e morta dopo dodici giorni in ospedale.