Lunedì 20 Maggio 2024
BRUNO RUGGIERO
Cronaca

Montefiascone, orrore al lago di Bolsena. Si impicca davanti al figlio morto

Viterbo, il piccolo aveva 5 mesi. Gli inquirenti: omicidio-suicidio

Cecilia Maria Fassine (Ansa)

Cecilia Maria Fassine (Ansa)

DOPO L’ALLARME della nonna, perché la figlia si era allontanata dal camping per far addormentare il nipotino e non aveva più fatto ritorno, la Prefettura aveva contattato i Vigili del fuoco per far scattare il piano di ricerche. Erano intervenuti anche i sommozzatori, un elicottero, una squadra con tre operatori Tas (topografia applicata al soccorso), oltre a 8 volontari della Protezione civile, due pattuglie e un’imbarcazione dei carabinieri, un’auto della Polizia locale. Per tutta la giornata di sabato e gran parte della notte le ricerche si sono concentrate nella zona intorno al campeggio e nelle acque del lago. Ieri mattina, intorno alle 10.30, madre e figlio sono stati trovati ormai senza vita dalla Protezione civile di Celleno, nelle vicinanze del maneggio La Valle, a poca distanza dalla riva del lago. Una località di piccole case di campagna con appezzamenti di terreno coltivati in cima a una collinetta. E i boschi alle spalle.

LA DONNA, con il bimbo infagottato in braccio, aveva percorso poche centinaia di metri rispetto al camping. Addosso a lei non è stato trovato il suo cellulare, che pure era rimasto acceso dopo aver «agganciato» l’ultima cella telefonica nella zona lacustre, fra Colle San Martino e Capodimonte. Particolare che aveva permesso di restringere il raggio delle battute. I corpi sono stati trasferiti a Viterbo, all’ospedale Belcolle, a disposizione dell’autorità giudiziaria, intorno alle 14. «L’omicidio-suicidio è la dinamica più probabile: sicuramente escludiamo l’intervento di terzi», ha confermato il pm di turno Chiara Capezzuto, che nel capoluogo dell’Alto Lazio coordina le indagini.