Venerdì 26 Aprile 2024

Case a un euro e ruderi dimenticati. Borghi fantasma in offerta sul web

Paradisi da restaurare su eBay: costano come un appartamento. In Italia sono più di seimila le frazioni disabitate o abbandonate negli anni

Fantocci nel paese abbandonato di Lottulo, nel cuneese

Fantocci nel paese abbandonato di Lottulo, nel cuneese

Roma, 14 agosto 2015 - A FARE scuola è stata Bodie, la città fantasma per antonomasia, una scheggia di Far West perfettamente conservata in California. Saloon, botteghe, abitazioni private, la casa dello sceriffo, una chiesetta metodista e la miniera sopra la collina. Non manca nulla. Tranne gli essere umani.

Ma anche l’Italia ha la sua Spoon River di borghi e paesi caduti in coma irreversibile. Circa 6mila secondo l’Istat. Un graffio al patrimonio artistico, un danno per l’Agenzia delle Entrate, che sommando le unità immobili da accatastare stima un mancato gettito di più di 580 milioni. Metterli in vendita è l’unica possibilità di rinascita.

 

C’È CHI con meno di 3 milioni si è portato via un’intera isola. Ma anche chi ha fatto l’affare del secolo sborsando un solo euro per una casa a Carrega, piccolo borgo a mille metri di altitudine in provincia di Alessandria, con il vincolo di ristrutturarla rispettando le vecchie strutture di pietra.

Su eBay ormai abbondano le tentazioni. Ha fatto colpo l’offerta del borgo disabitato di Valle Piola, nel cuore del Parco Nazionale del Gran Sasso: veniva via a 550mila euro, quanto un appartamento di medie dimensioni in una grande città.

E SEMPRE sul web sono finiti gli annunci particolari di vendita di Calsazio, ai piedi del Gran Paradiso e di Lunella, nella valle torinese di Viù: 245mila euro il primo, 370mila l’altro. Comprano i francesi, gli americani, i norvegesi. E i neozelandesi come Michale Harte, che per 2 milioni e 940mila euro si è aggiudicato il paradiso terrestre di Budelli, davanti alla Maddalena, con il nobile intento di trasformarla in museo a cielo aperto e farla conoscere al mondo.

PRIMA che i censimenti e la rete facessero sul serio nei paesi fantasma si inciampava per caso. Era il 1999 quando l’imprenditore italo svedese Daniele Kihlgren capitò in moto a Santo Stefano di Sessanio, in provincia dell’Aquila. Comprò all’ingrosso le case diroccate a centomila lire al metro quadro e le trasformò in un albergo diffuso.

La stessa idea era venuta qualche anno prima a Brunello Cucinelli che a Solomeo, in provincia di Perugia, sognò di fare battere il cuore dell’impero del cashmere.