Giovedì 2 Maggio 2024

Tre persone hanno connesso i loro cervelli per giocare a Tetris

È successo nel corso di un esperimento che ha dimostrato la possibilità di cooperare tra più persone usando semplicemente il pensiero

Una schermata del videogame Tetris (Foto: ilbusca/iStock)

Una schermata del videogame Tetris (Foto: ilbusca/iStock)

Un team di neuroscienziati ha dimostrato che è possibile collegare i cervelli di più persone per risolvere in modo collaborativo un dato problema, come se ad agire fosse un'unica grande mente. Lo scenario fantascientifico, descritto in un articolo disponibile su ArXvid, si è limitato per ora alla connessione di tre cervelli umani, la cui unione di intenti ha permesso di affrontare una partita di Tetris. PENSIERI IN RETE Il sistema messo a punto dalla University of Washington e dalla Carnegie Mellon University è stato soprannominato BrainNet e funziona grazie alla combinazione di due tecniche: l'elettroencefalografia (EEG) e la stimolazione magnetica transcranica (TMS). La prima serve per registrare gli impulsi elettrici del cervello, mentre la seconda viene utilizzata per stimolare il tessuto cerebrale per mezzo di un campo magnetico. L'UNIONE (DEL PENSIERO) FA LA FORZA L'esperimento ha testato la capacità di tre persone di risolvere un rompicapo 'mettendo i propri cervelli in rete'. Senza andare troppo nel dettaglio, due volontari a cui erano stati applicati degli elettrodi per EEG dovevano scegliere se i blocchi del videogame Tetris andassero o meno ruotati. Il terzo soggetto, che non aveva di fronte a sé lo schermo di gioco e non aveva contatti diretti con gli altri partecipanti, aveva invece la responsabilità di prendere la decisione finale, sulla base degli impulsi ricevuti tramite TMS. NETWORK DI CERVELLI L'esperimento è stato ripetuto cinque volte, con un successo medio dell'81,25%. Il dato è ritenuto soddisfacente, in quanto dimostra, si legge nell'articolo, che "l'interfaccia consente a tre soggetti umani di collaborare e risolvere un compito usando la comunicazione diretta cervello-cervello". Al momento BrainNet è in grado di trasmettere un solo bit alla volta, ma l'obiettivo è ampliarne progressivamente la portata. Lo studio è ancora in attesa di peer review (cioè la revisione da parte di altri scienziati), tuttavia il team è fiducioso che questo lavoro rappresenti il primo passo per lo sviluppo futuro di sistemi cooperativi fondati su network di cervelli.