Lunedì 14 Luglio 2025
ALEX LUNG
Tech

"La Iss perde aria, aperte nuove falle”. Allarme nello spazio, a rischio l’intera struttura

Da anni il modulo russo della Stazione Spaziale internazionale presenta questo problema: l'ipotesi è che ora siano presenti ulteriori perdite. Gli Usa: "Non si può più operare in sicurezza". La Ssi verrà in ogni caso dismessa entro il 2031: la struttura è vecchia e richiede continua manutenzione

La Stazione Spaziale Internazionale ISS

La Stazione Spaziale Internazionale ISS

Roma, 25 giugno 2025 - La Stazione spaziale internazionale starebbe perdendo aria: un problema che era già noto e che adesso sembra coinvolgere non solo un modulo, ma l'intera struttura. Una questione difficile da affrontare, considerando le divergenze d'opinione tra gli esperti statunitensi e quelli russi.

Come riporta la Cnn, il modulo originariamente interessato appartiene alla Russia, ed è solitamente isolato dal resto della stazione. Di recente, tuttavia, si è osservata una riduzione della perdita d'aria, ma non è necessariamente una buona notizia. Infatti, le cose che potrebbero essere successe sono due: le costanti operazioni di riparazione sono riuscite a sigillare la perdita dalla parte esterna del modulo, oppure la pressione stabile è dovuta alla formazione di una nuova falla su una delle pareti interne.

È proprio su questa seconda ipotesi che gli ingegneri della Nasa si stanno concentrando. Se ciò fosse vero, significherebbe che l'intera stazione ha cominciato a perdere aria.

La Nasa ha rivelato le sue preoccupazioni in una dichiarazione del 14 giugno, specificando il ritardo del lancio della missione privata Ax-4, condotta da SpaceX e dalla compagnia Axiom Space, per permettere agli operatori della Ssi di identificare il problema. Le valutazioni stanno continuando in questi giorni, nonostante l'arrivo dell'equipaggio della Ax-4.

Da Roscosmos, l'agenzia spaziale russa, ancora nessun commento, sebbene stia lavorando anch'essa alla rilevazione dell'eventuale danno.

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La situazione è diventata una priorità l’anno scorso, quando il tasso di perdita ha raggiunto il livello più alto registrato fino a quel momento. Secondo il presidente del Comitato consultivo della Ssi, Bob Cabana, i tecnici russi e statunitensi non erano d’accordo su cosa stesse causando il problema. "I russi credono che le operazioni possano continuare in sicurezza, ma non riescono a dimostrarcelo in modo soddisfacente - le parole di Cabana - Gli Stati Uniti credono che non sia sicuro, ma non possiamo dimostrarlo in modo soddisfacente per i russi".

La Stazione spaziale internazionale, ormai vecchia e bisognosa di continue manutenzioni, verrà in ogni caso dismessa entro il 2031, quando rientrerà sulla Terra inabissandosi in un punto remoto dell'oceano Pacifico. In questo modo, la sua trentennale esistenza finirà, lasciando il posto a un non meglio precisato futuro di ricerche scientifiche nello spazio. Non si esclude infatti che, piuttosto che lanciare in orbita una nuova stazione le agenzie spaziali possano puntare su satelliti e robot, analogamente a come viene portata avanti, ad esempio, l'esplorazione di Marte.