Giovedì 25 Aprile 2024

Harry Potter Hogwarts Legacy, cosa sapere sul videogioco del momento: Ps4, bug e polemiche

Acclamato dai fan, criticato per alcune posizioni espresse dall'autrice della saga di romanzi J. K. Rowling. E' uscito il titolo 'open world' ispirato alla saga del maghetto più amato di sempre

Dall’Avada Kedavara, la maledizione che uccide, all’Incanto Patronus, lo spirito benefico generato dai ricordi felici che arriva in soccorso del mago. I fan della magia e i videogiocatori più in generale possono esultare: è arrivato Hogwarts Legacy.

Harry Potter
Harry Potter

Il videogioco

L’ultimo prodotto partorito dalla saga di Harry Potter, amato da grandi e piccini e già al centro dell’occhio mediatico quando si parla di esperienza di videogioco, sta giorno dopo giorno conquistando l’intera community appassionata del genere. Appena uscito per le piattaforme più recenti, sarà disponibile nelle prossime settimane anche per le console più vetuste. Ecco una panoramica su tutto quello che c’è da sapere sul videogioco del momento.

Hogwarts Legacy, come funziona

Il gioco ispirato alle avventure del maghetto più amato di sempre è il primo della saga che si presenta come un ‘open world’: è infatti possibile muoversi liberamente all’interno del mondo virtuale di Hogwarts, la scuola di magia e stregoneria, e negli altri luoghi più famosi emersi dai romanzi di J.K. Rowling. Alcuni non sono addirittura mai apparsi sui media, come le aule comuni delle case di Corvonero e Tassorosso: una chicca per i fan.

Ambiantato nel 1800

Il gioco è ambientato nel 1800 e il personaggio principale è iscritto al quinto anno della scuola di Hogwarts. Sarà possibile creare il proprio mago in tutto e per tutto, partecipare alla selezione della casa di appartenenze tra Grifondoro, Sempreverde, Tassorosso e Corvonero con la tradizionale messa in scena del 'Cappello parlante', imparare incantesimi e seguire le lezioni di Difesa contro le arti oscure o Pozioni, e così via.

Dal 4 aprile sulla Ps4

Il titolo è sviluppato da Avalanche Software ed è stato pubblicato da Warner Bros Interactive Entertainment. E’ uscito in commercio per Microsoft Windows e le console di nuova generazione PlayStation 5 e Xbox Series X/S lo scorso 10 febbraio, mentre sarà disponibile per ‘old gen’ (cioè PlayStation 4 e Xbox One) a partire dal 4 aprile. Bisognerà aspettare invece il 5 luglio per giocare anche su Nintendo Switch.

Recensioni positive e plebiscito dei fan

Hogwarts Legacy ha ottenuto ottime recensioni dalla critica per quanto riguarda la giocabilità, lo sviluppo della realtà virtuale del mondo incantato e per la complessità dei personaggi, alcuni ritenuti “memorabili”. La vera novità è rappresentata proprio dalla possibilità di giocare immersi nel mondo di Hogwarts come una realtà virtuale. 

Il bug

Il gioco sembra presentare tuttavia in alcuni casi un 'bug', cioè un difetto di funzionamento: alcuni giocatori hanno segnalato l'impossibilità di raggiungere il livello massimo (40) pur avendo completato tutte le missioni e ottenuti tutta l'esperienza disponibile.

Le polemiche legate a J. K. Rowling

Le polemiche sono arrivate, semmai, in relazione ad alcune posizioni espresse negli anni dall’autrice dei libri J.K. Rowling in merito alle persone transgender e in maniera allargata in tema di diritti. La scrittrice britannica era finita nell’occhio del ciclone a causa di alcuni suoi tweet e a una sfilza di affermazioni e dichiarazioni successivamente rilasciate, che hanno suscitato lo sdegno della comunità trans. Polemica scoppiata sul web e proseguita sui social, dunque, che non accenna a placarsi neanche in queste ultime settimane. Sebben anche i fan di Harry Potter abbiano accolto il gioco con acclamazione e calore, GDQ - organizzazione che ospita stream di beneficenza a favore di enti come Prevent Cancer Foundation e Medici Senza Frontiere - ha svelato che sui propri canali come “non sarà possibile mostrare giochi legati a Harry Potter, compreso Hogwarts Legacy” proprio a causa della pioggia di polemiche attorno a Rowling. Alcune testate giornalistiche, inoltre, hanno deciso di non recensire il videogioco, mentre altri siti autorevoli in materia hanno puntualizzato come sia difficile valutare il titolo senza considerare la bufera intorno all'autrice. Materia per un dibattito sulla 'cancel culture', sicuramente.