
Da sinistra Marco Dalla Libera, Alec Ross, Giacinto Fiore
Eccellenze da far crescere e talenti da trattenere. Si chiude così la sesta edizione dell'AI Week, evento che si conferma appuntamento cruciale per il futuro tecnologico del Paese e che ha visto una crescente partecipazione di rilevanza europea, anche in questa edizione. Oltre 17 mila partecipanti che hanno affollato gli stand di aziende e startup, testimoniando un interesse in rapida crescita verso l'intelligenza artificiale e le sue applicazioni, dominati dalla presenza italiana (76,3%), con una netta prevalenza lombarda (57,1% dei partecipanti italiani). Sul fronte internazionale, gli investimenti vedono in testa gli USA (35,7%), seguiti da Inghilterra (10,7%) e Francia (7,1%).
L'evoluzione dell'AI: da predittiva ad agentica
"Siamo passati dal mondo dell'intelligenza artificiale percettiva al mondo dell'intelligenza artificiale generativa, e quello che ci aspetta è l'intelligenza artificiale agentica e fisica", ha dichiarato al nostro giornale Alec Ross, esperto internazionale e autore di "I futuri anni venti". Un'evoluzione confermata da Giacinto Fiore, organizzatore dell'evento: "Nella prima edizione dominava l'AI predittiva e si iniziavano a vedere alcuni chatbot. Oggi l'AI è un’intelligenza artificiale agentica, con agenti che, appunto, agiscono e fanno cose per noi, sempre meglio rispetto al passato". Come viene vista però l’Italia, rispetto all’Europa? “Un Paese fatto di eccellenze isolate in un sistema da sbloccare”, la definisce Ross. E non ha risparmiato critiche costruttive: "Ci sono dei bei esempi di eccellenza italiana, ma non abbiamo ancora creato le condizioni migliori per questi grandi talenti". Tra i settori di punta, l'esperto ha citato l'agricoltura di precisione, menzionando X-Farm, startup milanese con oltre 500 mila fattorie sulla propria piattaforma, e la robotica, ambito in cui "l'Italia è veramente nel top della classifica di serie A". Altro punto di forza sono i centri di ricerca: "I politecnici sono bravissimi, così come le Università di Bologna e Trento. Abbiamo giovani talenti e io sono ossessionato con la necessità di mantenerli qui, invece di spedirli in Svezia".
Il cambio di mentalità necessario
L'appello di Ross è duplice: "Liberare i giovani talenti, gli imprenditori, le piccole e medie imprese, invece di forzarli a indossare uno zaino pieno di sassi di burocrazia" e adottare "un po' di audacia, un po' di coraggio, un po' di mentalità da cowboy". Un messaggio che sembra trovare riscontro nella crescente partecipazione internazionale all'evento, passata secondo Fiore dal 3-4% dello scorso anno all'attuale 25%.Siamo di fronte ad un ecosistema in evoluzione e le confermano anche le presenze istituzionali che hanno partecipato all'evento: Brando Benifei del Parlamento europeo, il ministro Paolo Zangrillo e Guido Scorza, Garante della privacy, segnale di un'attenzione crescente anche a livello politico. "La consapevolezza dal 2023 ad oggi è triplicata", ha sottolineato Fiore, evidenziando come la partecipazione non sia limitata alle grandi corporate, ma coinvolga anche Pmi italiane e straniere "che vengono qui a cercare fornitori". Un segnale promettente che fa prevedere "nei prossimi mesi un aumento della dotazione di strumenti di AI in Italia".
Verso un'AI Week europea
L'obiettivo degli organizzatori è ambizioso: trasformare l'evento in un appuntamento di rilevanza continentale. "Per le prossime edizioni ci aspettiamo una presenza sempre più europea per essere davvero il volano per l'economia", ha dichiarato Fiore, paragonando l'ecosistema dell'innovazione a un mercato: "Se ce l'hai sotto casa è meglio. Riteniamo che fare qui un evento grosso, europeo, possa aiutare il mercato italiano alla grande". In un contesto globale sempre più competitivo, l'Italia sembra essere a un bivio: cavalcare l'onda dell'innovazione tecnologica o rimanere indietro. Come ha concluso Ross, "la parola più abusata nella lingua italiana è crisi. Quando tutto è una crisi, niente è una crisi. Questo decennio sarà una crisi dopo l'altra, quindi invece di rannicchiarci in una posizione di difesa, dobbiamo cavalcare questa ondata".