Martedì 30 Aprile 2024

Troppi rischi: MotoGp vietata ai minori

E dal 2023 anche in Moto2 e Moto3 si potrà correre solo compiuti i 18 anni. Le nuove regole della Comissione sicurezza di Fim e Dorna

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di Riccardo Galli

Operazione sicurezza. E questa volta le decisioni sono drastiche. Per l’immediato (ovvero la stagione dietro l’angolo, il 2022) e soprattutto per il futuro (dal 2023), quando il motomondiale farà diventare tutti i suoi week end di gare roba da... maggiorenni.

I tanti incidenti del 2021, e i troppi giovanissimi piloti rimasti uccisi in pista – soprattutto nelle competizioni non legate al mondiale, ma comunque organizzate dalla Federazione – hanno spinto la Gran Prix Commission che scrive i regolamenti della MotoGp e delle categorie ’più piccole’, a cambiare radicalmente la regola relativa al rilascio delle licenze di guida ai piloti del motomondiale.

E così a partire dal prossimo marzo, si accenderà di fatto una stagione... vietata ai minori di 18 anni per la MotoGp e ai 16 anni per Moto2 e Moto3. Ma attenzione, i 18 anni che sono quindi il limite minino per potersi mettere in sella accanto a Bagnaia, Quartararo o Dovizioso, diventerà un obbligo inderogabile per tutti e quindi anche per Moto2 e Moto3 dal 2023, quando dunque tutto il Mondiale sarà vietato ai minorenni. Si tratta di una scelta epocale per uno sport che da sempre ha avuto fra i protagonisti tanti ragazzini terribili, tanti dei quali molto più che minorenni. Una scelta con la quale si punta a diminuire tanto il tasso di rischio delle competizioni, puntando su piloti più maturi e meno ragazzini meno spregiudicati e temerari.

Dalla MotoGp alla Moto3, il mondo delle sfide del Mondiale non sarà più quindi roba da baby-campioni, per i quali la Commissione Internazionale, ha deciso di mettere regole piu precise e votate alla sicurezza anche nei campionati specifici come la Rookies Cup.

La decisione di cambiare l’età per ottenere la patente da pilota ’ufficiale’, oltre che dalla Federazione Mondiale è stata valutata e sottoscritta dalla Dorna (proprietaria della MotoGp) attraverso il suo numero uno, Carmelo Ezpeleta, dall’Irta (con Herve Poncharal) e soprattutto dalle case costruttrici rappresentate dalla Ducati con Paolo Ciabatti e dalla Yamaha con Lin Jarvis.

Fra gli incidenti del 2021, in Moto3 la morte di Jason Dupasquier (19 anni) ha segnato il Gp del Mugello. Morte seguita da quella del giovanissimi (15 anni) Dean Vinales, cugino di Maverik, nel corso di una gara di Sbk, categoria SuperSport 300.

Tragedia sfiorata invece tra i baby della Moto3, ad Austin, in Texas dove una follia di Oncu (taglio di traiettoria ad Alcoba) poteva provocare una strage con gli incidenti di Acosta e Migno.

Limiti di età a parte, l’operazione sicurezza con cui la MotoGp vuole ripartire è segnata anche da un’altra novità decisamente curiose. Riguarda gli impianti frenanti che per (nuovo) regolamento dovranno essere ’speciali’ in tre tappe del Mondiale, dove il rischio alta velocità-staccate rende le piste fra le più pericolose. A Brembo, fornitore ufficiali dei freni della MotoGp, saranno richiesti prodotti specifici per il Gp di Giappone (Motegi), il Gp di Austria (Zeltweg) e il Gp di Thailandia (Buriram).