Mercoledì 24 Aprile 2024

Troppe gare, recupero impossibile Il contratto prolungato di un anno

di Leo Turrini

La rinuncia a Imola è stata accolta da tutti i piloti come un gesto saggio, come una testimonianza di attenzione per le popolazioni dell’Emilia Romagna. Da Hamilton a Verstappen, da Leclerc a Sainz, da Fred Vasseur a Chris Horner, unanime è stato l’augurio a chi sta soffrendo, accompagnato da un malinconico ma inevitabile arrivederci al 2024.

No recupero. 2024, già. Il calendario della Formula Uno è talmente fitto che diventa improponibile recuperare l’evento nella stagione in corso. Ormai il Circo a quattro ruote si è trasformata in uno show globale: si passa da Montecarlo ad Abu Dhabi, dal Qatar a Las Vegas. Inoltre le regole impongono in estate la chiusura dei reparti corse per quattro settimane, per concedere un meritato riposo a operai, meccanici e operai.

2026? È invece possibile che il “buco” creato dal disastro meteo si traduca nel prolungamento del contratto che lega Imola agli organizzatori del campionato del mondo. L’intesa vigente scade a fine 2025. Una estensione di dodici mesi rientrerebbe nella logica delle cose, anche se occorre tener conto che alle porte della F1 sempre più spesso bussano nuove, esotiche località…

A Monaco. I motori si riaccenderanno a Montecarlo nell’ultimo week end di maggio. Non tutto il lavoro preparato dai team per l’appuntamento di Imola andrà buttato: ad esempio le soluzioni predisposte dagli ingegneri della Rossa torneranno buone per la tappa di Barcellona del 4 giugno.

Invece il Principato, come sempre, farà storia a sé. Per Leclerc, abitualmente formidabile in qualifica (il monegasco a casa sua fece la pole anche nel 2021, con una Ferrari inguardabile!), potrebbe essere il week end del riscatto.

Chissà.