Leo
Turrini
Ecco perché Real Madrid-Manchester City di questa sera è la fotografia del nostro scontento, è la proiezione del nostro provincialismo, è la condanna di una idea di calcio troppo spesso speculativa.
Può darsi, come dicono i miei amici Capello e Zoff, che sui campi della serie A sia latitante l’intensità (mitica, come l’amalgama che il presidente del Catania Massimino voleva comprare al mercato).
Ma qui, io credo, è proprio sbagliata la narrazione.
Abbiamo spacciato per bello, troppo a lungo, ciò che invece era brutto.
Ci siamo ingannati, mentendo a noi stessi.
E Real-City, per noi, è un evento vietato.