MotoGp, Quartararo senza speranze: "Yamaha inferiore, impossibile lottare con i migliori"

Il francese ammette le difficoltà della moto, soprattutto in fase di accelerazione: l’ex iridato fa tanta fatica a sorpassare

Fabio Quartararo

Fabio Quartararo

I due principali rivali di Pecco Bagnaia, cioè Marc Marquez e Fabio Quartararo, hanno diversi problemi da affrontare. Se lo spagnolo ha scatenato un incidente che ha messo fuori gioco Jorge Martin e Miguel Oliveira, doppio long lap penalty la sanzione, ma la frattura alla mano lo terrà fuori dal gp di Argentina, il francese è alle prese con una Yamaha che non ne vuole sapere di avvicinare la competitività delle altre moto. Problemi di velocità in rettilineo ma soprattutto di grip in fase di accelerazione, due situazioni che impediscono all’ex campione del mondo di sorpassare gli avversari. Il ricordo del campionato 2021 vinto appare lontano. Molto lontano.

Quartararo: "Ritmo non male, ma siamo inferiori"

Sembra sostanzialmente una ammissione di inferiorità quella di Fabio Quartararo il giorno dopo il gran premio di Portogallo vinto da Pecco Bagnaia su Maverick Vinales. Di fatto, tutti i costruttori hanno battuto Yamaha, con Quartararo ottavo e Morbidelli disperso nelle retrovie. Il francese ha pagato la partenza sia in sprint race, ma c’è stato un problema con il launch control, sia in gara quando ha sbagliato la traiettoria finendo lontanassimo dai primi. Poi c’è stata la rimonta fino all’ottavo posto, ma quando si è tratto di superare le moto rivali non c’è stato nulla da fare: “Il ritmo era buono - le parole di Fabio - Ma noi guidiamo la moto in maniera diversa e per ora è impossibile lottare con i migliori. Urge trovare una soluzione”. Il problema principale è l’accelerazione e il grip che hanno le altre moto in uscita di curva: “La nostra moto è molto diversa e quando la raddrizziamo perdiamo terreno. Gli altri hanno grip e quando ci avviciniamo poi ci allontaniamo subito in accelerazione. E’ quasi impossibile sorpassare”. Problema non di poco conto perché a Portimao tutte le case costruttrici hanno evidenziato ottime velocità di punta. Non solo Ducati: “Siamo troppo lontani come velocità e dobbiamo trovare una soluzione su come usare la nostra moto, ma al momento non ce ne sono”. E anche in Argentina si prevede qualche difficoltà, perché la pista è scorrevole, fattore positivo per Yamaha, ma l’aderenza latita: “Sì è una pista scorrevole ma manca di aderenza e dobbiamo rimanere calmi - l’analisi di Fabio - Sicuramente è frustrante non poter andare forte come gli altri e lottare per le prime posizioni, ma dobbiamo trovare una soluzione per tornare competitivi. Il campionato è lungo e sicuramente l’ottavo posto non è la posizione in cui dovremmo trovarci”. La Yamaha non è nemmeno aiutata dal fatto di non avere un team satellite. Il Team RNF di Razali è infatti passato ad Aprilia e in griglia ci sono solo le due moto ufficiali del team dei tre diapason. Infatti, dalla prossima stagione Lin Jarvis vuole assolutamente tornare con quattro moto e la corte al Team Mooney prosegue nonostante il contratto in essere con Ducati. Per il momento, Yamaha punta sull’ex Formula 1 Marmorini per incrementare le prestazioni del proprio motore. Basterà? Leggi anche - Moto gp, le pagelle di Portimao