Lunedì 29 Aprile 2024

Motogp, Rossi e Yamaha oltre la tempesta

"Ma ci sono ancora problemi"

Valentino Rossi (Ansa)

Valentino Rossi (Ansa)

Barcellona, 14 giugno 2017 -  Pensa se gliel’avessero fatto provare, il nuovo telaio. Magari domenica al Montmeló sarebbe saltata fuori una magia delle sue. Una gara alla Valentino Rossi. O comunque, chissà, in valigia potrebbe infilarci qualcosa di più di un ottavo posto che smaschera i punti deboli della M1 in versione 2017. Con quel telaio che già sabato era nel camion, Rossi si è trovato meglio. «È migliorato il feeling con l’anteriore, quella fiducia che quest’anno mi manca fino in fondo», analizza il Dottore al termine delle due giornate di test spagnoli. Una in più rispetto al previsto (rinunciando ai test privati ad Aragon che avrebbero dovuto avere oggi). Perché c’è ancora tanto da sistemare, soprattutto in condizioni difficili come quelle trovate domenica.    FORSE la situazione sarebbe stata diversa se Yamaha non fosse corsa dietro alle sensazioni positive del nuovo arrivato Maverick Viñales nei test invernali che, lo ha evidenziato pure Vale, non ha uno storico sulla M1. Forse avrebbero potuto ascoltare di più un veterano che in bacheca ha nove titoli e la M1 l’ha fatta rinascere lasciando la corazzata Honda per una moto senza un perché. Allora, l’ha scritto lui stesso, pensa se non ci avesse provato. Ma adesso qualcosa si muove.

Motogp, alta tensione tra Rossi e Yamaha

Le richieste fatte da Valentino alla Yamaha subito dopo i test a Jerez sono state soddisfatte. Anche se Maverick continua a dare la colpa più alle Michelin che alla moto con cui ha già vinto tre gare. Vale pensa esattamente il contrario. Se non hai feeling sull’anteriore fai soffrire il posteriore. E su piste bollenti (a Montmeló in gara l’asfalto era oltre i 50) e con poco grip, la gomma si cuoce troppo e troppo presto.

Ma «non ci sono problemi, i due telai non sono molto diversi, quindi io posso usare quello nuovo e lui quello vecchio». E poi, almeno «abbiamo migliorato e imparato, la moto è più precisa, ed era quello che avevo chiesto. Ma non abbiamo risolto tutti i problemi - riconosce -. Dobbiamo aumentare il grip al posteriore».  Il nuovo telaio, che rende più guidabile la moto in curva, potrebbe già dare una mano a non stressare troppo lo pneumatico dietro. Basterà? Deve, insieme a tutta un’altra serie di novità arrivate dal Giappone. Clima più disteso nel box? Aspettiamo di vedere il prossimo verdetto della pista, fra due settimane ad Assen.