Venerdì 26 Aprile 2024

Iran, il canto e il riscatto: per Mahsa

Mondiali, lo stadio si commuove per l’inno poi arriva la storica vittoria col Galles. Inghilterra bloccata dagli Usa

di Giulio Mola

Le lacrime, la paura, l’orgoglio, la rabbia, la gioia. C’è tutto nel frullatore di emozioni di una giornata indimenticabile per l’Iran di Queiroz. Vittoria storica allo stadio Bin Ali di Al Rayan, e non solo dal punto di vista sportivo. Dopo la pesante sconfitta al debutto (6-2 contro l’Inghilterra) gli asiatici si sono riscattati, battendo il Galles (2-0) grazie alle reti nel super recupero (che per una volta rende giustizia) di Chesmi (’98) e Rezaeian (101’), dopo aver colpito due pali e dominato la partita. Un successo epico che condanna Bale e soci (in 10 dal minuto ’86) e che rilancia l’Iran, ben altra squadra (rimodellata con un ordinato e incisivo 4-3-3) rispetto a quella scombussolata vista all’esordio, e pronta a giocarsi il passaggio agli ottavi nell’ultimo match contro gli Stati Uniti.

Dalla commozione durante l’inno, sussurrato malvolentieri dalla gran parte della squadra e cantato veramente da soli due-tre giocatori anche per timore di ritorsioni in patria dopo aver fatto scena muta nella prima partita, alla felicità incontenibile al fischio finale. E quell’urlo liberatorio che travolge una nazione intera nel tentativo di distrarre tutti, anche per pochi istanti, da una tragedia che coinvolge il Paese (solo due giorni fa

era stato arrestato il terzino del Foolad Khuzestan Vouria Ghafouri, con l’accusa di aver "insultato e infangato la reputazione del Team Melli e di aver fatto propaganda" contro lo Stato la cui repressione sinora ha causato 400 morti e portato 18 mila persone in carcere).

Sugli spalti la gente si è commossa. E molti dei tifosi presenti si sono schierati da parte degli asiatici, anche se non sono mancati momenti di tensione: una tifosa che esponeva una maglietta che ricordava Mahsa Amini (la ragazza che due mesi fa, ad appena 22 anni, è morta in circostanze sospette dopo essere stata arrestata dalla polizia iraniana) è stata avvicinata dalla sicurezza che l’ha invitata a non mostrare la t-shirt in questione. L’intolleranza si è estesa anche alle magliette con la scritta “Woman Life Freedom”: così due ragazzi iraniani sono stati fermati e fatti allontanare dall’ingresso dello stadio. Ennesima scena surreale di un Mondiale “sordo“ al richiamo del rispetto dei diritti umani. In serata, il pari a reti bianche ma con tante emozioni tra Inghilterra e Stati Uniti. Kane & C. guidano il girone a quota 4 punti, poi ci sono l’Iran a 3, gli Usa a 2 e il Galles a uno: tutto è ancora possibile.