Lunedì 29 Aprile 2024

Salom morto per un errore di guida

La telemetria ha rivelato i dati della caduta di venerdì: fatali la frenata in ritardo e una buca

I soccorsi, purtroppo inutili, a Luis Salom

I soccorsi, purtroppo inutili, a Luis Salom

Montmelò, 6 giugno 2006 - Un errore di guida, nessun guasto tecnico. E’ stata una valutazione errata. Una frenata attardata in corrispondenza di una buca che ha fatto perdere aderenza alla ruota anteriore e innescato la tragica caduta. Sono i dati della telemetria della Kalex di Luis Salom a fare chiarezza sulla dinamica dell’incidente mortale avvenuto venerdì durante la seconda sessione di prove della Moto2.

Sulla tragedia di Montmelò si è discusso molto ed anche la decisione di modificare il circuito per la gara di domenica ha fatto pensare che il livello di pericolosità della curva 12 fosse molto alto. E’ stato però lo stesso team dello sfortunato pilota spagnolo - la scuderia SAG - a rendere pubblici i risultati dell’analisi dei dati a cui hanno partecipato il proprietario della squadra Edu Perale, il team manager Jordi Rubio, il capo meccanico di Luis Salom Bernat Bassa, il capo meccanico di Jesko Raffin Michael Ferger, il pilota di Moto2 Jesko Raffin e il manager di Luis Salom Marco Rodrigo. «Durante la FP2, Salom esce per la prima volta in pista e fa il suo giro veloce prima di rientrare ai box per cambiare la gomma posteriore - hanno spiegato nero su bianco dallo Stop and Go Team -.

Poi, torna in pista e nello stesso giro è vittima dell’incidente. In questo giro, secondo la telemetria, Luis arriva al momento della frenata 6 km/h più lento rispetto al giro veloce (1’48.608, ndr), a causa di una minore accelerazione all’uscita della curva 11. A causa di questa minore velocità, frena 9 metri più avanti per mantenere la giusta velocità durante la curva. NELL’ENTRATA della curva, però, c’è un’irregolarità dell’asfalto che tutti i piloti conoscono (una buca). Il ritardo nella frenata fa sì che, passando sopra questa buca, Luis mantenga il freno pinzato a differenza della maggior parte dei passaggi precedenti in cui aveva rilasciato il freno proprio in quel punto. Questo, aggiunto alla velocità del suo giro veloce, provoca uno stress alla gomma anteriore e una perdita di grip sull’irregolarità dell’asfalto. La perdita di aderenza provoca la caduta con la tragica conclusione che tutti conosciamo».