Mercoledì 24 Aprile 2024

Inzaghi, ultima chance per tenersi l’Inter

C’è sempre il Portogallo nel destino. A Lisbona in casa del Benfica alle 21 l’andata dei quarti: Simone si aggrappa a Lautaro

Inzaghi, ultima chance per tenersi l’Inter

Inzaghi, ultima chance per tenersi l’Inter

di Mattia Todisco

Arriva l’Europa. Si esce da quei confini che di recente sono stati stretti, iellati, indigesti come un pranzo a Pasquetta in cui si va un po’ troppo oltre. All’Inter è andato tutto storto per il problema contrario. Non c’è abbondanza, c’è difetto. Un periodo di magra che dura da settimane. La rete non si gonfia mai o quasi, gli avversari segnano al primo tiro o poco più. A volte persino tentando un cross, come Candreva a Salerno. Tutta quella sfortuna è diventata sorte a Oporto quando due legni in pochi secondi hanno fermato gli avversari a un passo dal possibile gol che avrebbe mandato l’Inter ai supplementari negli ottavi. I nerazzurri torneranno stasera in Portogallo, ma a Lisbona, a sfidare il Benfica e non il Porto. Le due grandi rivali si sono sfidate nel giorno in cui Lukaku e compagni frenavano a Salerno.

All’Inter è andata male, ai ragazzi di Schmidt peggio: sconfitta in casa contro i rivali storici, che restano comunque a sette lunghezze di distanza. Il Benfica, infatti, sta dominando il campionato e finora ha fatto lo stesso in Champions. Ha fermato due volte il Paris Saint-Germain e battuto in altrettante occasioni, strameritando, la Juventus. Il trascinatore? Joao Mario, vecchia conoscenza interista che a Milano non è mai esploso. I padroni di casa non hanno lo squalificato Otamendi e l’infortunato Bah, gli ospiti saranno privi di Calhanoglu (torna col Monza?) e Skriniar. Rispetto al confronto dell’Arechi dovrebbero giocare Acerbi, Brozovic, Dimarco e Dzeko, il bosniaco al posto di quel Lukaku che sta riportando i giri del motore ad alto livello, ma non riesce a centrare il bersaglio in campionato. In Champions ha invece segnato il gol decisivo per arrivare ai quarti, un altro lo ha infilato alla Juve in Coppa Italia. Basta che non sia Serie A e il belga rompe la maledizione. Forse proprio questo potrebbe far cambiare rotta a Inzaghi nelle scelte pre-gara. Non è una decisione da poco. Il tecnico, che in conferenza si fa scudo con le prestazioni e rimanda a falle nella sola mira sotto porta (non è che sia proprio un aspetto secondario) sa che si gioca il futuro, prossimo e remoto. La società vorrebbe evitare ribaltoni prima della fine della stagione, ma la squadra è già quinta in campionato, fuori dalla zona Champions. Se la crisi dovesse riversarsi anche in Europa, l’addio sarebbe un’amara conseguenza.