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Povero Sainz! Nemmeno in Canada lo spagnolo della Ferrari è riuscito a rimuovere l’incubo che lo tormenta da quando, ormai diversi anni fa, ha debuttato in Formula 1. Il figlio del grande campione dei rally, Carlos Sainz senior, ancora una volta è stato costretto a rimandare l’appuntamento con la Vittoria. C’è andato vicinissimo, sul circuito di Montreal. Carlitos. Per oltre un quarto d’ora ha visto da pochi metri, come mai in passato, ma sul serio, gli scarichi della Red Bull di Verstappen. Niente da fare. L’olandese ha risposto da grande campione ai tentativi del Ferrarista, che malinconicamente ha accettato un risultato che comunque, dopo le delusioni più recenti, lo rilancia anche agli occhi dei vertici della scuderia. Le parole. Dopo, lo spagnolo ha reso testimonianza di uno stato d’animo che era, paradossalmente, un mix di soddisfazione e rimpianto. Quasi la fotografia perfetta della sua carriera fin qui. Ha detto Carlitos: "Beh, io le ho provate tutte. Ho cercato di sfruttare ogni centimetro d’asfalto. Ho sfiorato le barriere, non mi sono tenuto niente. E quando la gara è stata riaperta dall’ingresso della safety Car, ho capito che era mio dovere tentare, a rischio persino di uscire di pista. Non mi posso rimproverare nulla. Penso anche che la gestione dei cambi gomme da parte della squadra sia stata esemplare. Il rammarico che mi rimane è semplice: avevamo la macchina migliore, come dimostra il fatto che sono stato io a firmare il giro più veloce. Di sicuro, questo secondo posto non fa altro che accrescere il mio desiderio di riprovarci subito". "Ce la farò". E Leclerc? Paradossalmente, nel giorno in cui le circostanze lo hanno obbligato a concedere altri 10 punti in classifica a Verstappen, il monegasco ha trovato la forza e la voglia di individuare aspetti positivi in un quinto posto comunque ...
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